Congresso FdI di Firenze, Arianna Meloni: dietro a noi c’è una grande comunità nazionale unita nel tricolore
Si è aperto questa mattina il congresso di Fratelli d’Italia al teatro del Maggio Musicale Fiorentino a Firenze. Una giornata di dibattito e confronto aperta al pubblico. All’ordine del giorno il rinnovo dei vertici locali. I lavori saranno anche un’occasione per fare il punto sugli importanti risultati dell’azione del governo Meloni e sui prossimi appuntamenti elettorali. Poi spazio alla discussione e, nel pomeriggio, le votazioni per il rinnovo dei vertici locali, quando si svolgeranno le votazioni per l’elezione del coordinatore cittadino. Tantissimi i presenti, tra gli altri: il coordinatore cittadino Jacopo Cellai, il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli, il senatore Paolo Marcheschi, il responsabile nazionale Adesioni e segreteria politica Arianna Meloni, il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, il responsabile nazionale organizzazione Giovanni Donzelli, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
FdI a Firenze, Arianna Meloni: «Pensano di farci saltare il sistema nervoso, ma non ci riusciranno»
Ad aprire i lavori ha provveduto il ministro Sangiuliano che ha esordito con l’annuncio di un «grande sogno del raddoppio degli Uffizi» che il titolare del dicastero della cultura ha in mette di «articolare in più sedi», tanto che, spiega, «stiamo lavorando molto bene per creare quello che io chiamo gli Uffizi 2 nelle ville medicee di Careggi e Montelupo Fiorentino». Poi, tra interventi e proposte, la parola è passata ad Arianna Meloni, responsabile nazionale Adesioni e segreteria politica di Fratelli d’Italia, che intervenendo al congresso del partito a Firenze, è entrata subito nel merito delle polemiche strumentali e faziose che l’opposizione ha mosso nei suoi confronti, asserendo: «Pensano di farci saltare il sistema nervoso, non ci riusciranno»…
Arianna Meloni: «Dietro a noi c’è una grande comunità»
«Siamo molto attaccati: tirano fuori parenti, antenati, ma non ci riusciranno, perché non abbiamo scheletri nell’armadio. E perché noi lo facciamo solo perché ci crediamo. Le rinunce sono tante e non è facile un periodo in cui non ti puoi fare neanche una passeggiata in centro con tua sorella». Ribadendo anche però che «questo percorso non lo stiamo facendo da soli: perché dietro a noi c’è una grande comunità». E tutti, ha aggiunto Arianna Meloni, «siamo concentrati a fare quello che vogliamo fare da tempo per il bene dell’Italia e a farlo bene. Questo nostro grande partito ha dei militanti che hanno cominciato a far politica solo per poter cambiare le cose. Il nostro partito è sempre stato in mezzo alle persone e questo grande partito, la nostra comunità politica, è il sostegno migliore al governo».
L’importanza di «riscoprire l’appartenenza a una comunità nazionale sotto il tricolore»
Una comunità che, sottolinea Arianna Meloni, si ritrova a fare i conti con il fatto che «in questi anni si sono persi tanti valori. Abbiamo perso la nostra identità e davvero tante cose, questa è la prima cosa che dobbiamo ritrovare: la nostra comunità. Basta con 70 milioni di individualità: bisogna riscoprire il nostro senso di essere un’unica comunità nazionale e di appartenenza. Con questo spirito approcciamo il nostro lavoro come governo». Sottolineando in calce: «Adesso è il momento che possiamo mettere a terra tutte quelle cose che abbiamo sempre sognato e metterle tutte sotto una stessa bandiera, il nostro il tricolore».
«Vogliono far credere che io sia segretario di partito nominato da mia sorella»
E a proposito di comunità unita nella condivisione, Arianna Meloni ribadisce infine: «Qualcuno vorrebbe far credere che io sia il segretario del partito nominato da mia sorella. Noi siamo un grande partito con una grande squadra: non c’è solo Giorgia Meloni, che è la persona migliore tra di noi, e che ci tiene tutti uniti». Una comunità coesa e forte, come coesa e forte è l’unione delle componenti dell’alleanza del governo di centrodestra.
Foti: l’opposizione? Ma quale campo largo, solo un campo santo delle idee…
Una coesione forte di una condivisione operativa rispetto alla quale, ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, intervenendo al congresso fiorentino del partito, l’opposizione «non ci sfida sulle idee, ma si limita solo a contrapporsi al nostro lavoro. Quando sento parlare del campo largo dove ci sono Fratoianni, Schlein, Conte, Renzi e Calenda, secondo voi è un campo largo o il campo santo delle idee?».
Europee, Torselli (FdIi): «Mi candido e sfido Nardella»
La mattinata di dabittito e di confronto, poi, arriva al clou poco prima di pranzo quando, il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana, Francesco Torselli, ha annunciato la propria candidatura per le elezioni europee durante i lavori del congresso fiorentino del partito. «Mi hanno insegnato che quando il partito ti chiede qualcosa non si scappa, non ci si china la testa o ci si gira dall’altra parte. Ma lo si affronta sempre. Per questo accetto la proposta. La sfida, e con tutto l’entusiasmo del caso». E ancora. Sebbene poco prima del suo annuncio fosse stato il responsabile nazionale Organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, a rivolgere la proposta a Torselli: «In realtà chi mi ha convinto a dire sì – ha spiegato il diretto interessato – è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella. In Europa fortunatamente hanno una grande stima e considerazione di Firenze, meglio che non vada lui a raccontare come ha ridotto la città. Grazie Dario, ti sfido», ha concluso Torselli rilanciando: «Da oggi comincia la campagna elettorale e si fa tutti insieme»…