Femminicidio, è boom di segnalazioni all’1522: 59% di denunce in più del 2022
Femminicidi, è boom di richiesta di aiuto al numero 1522 istituito dalla premier Giorgia Meloni in occasione della Giornata nazionale della violenza sulla donne. Quest’anno sono state 51.713, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti (+143% è la variazione rispetto al 2019, +59% rispetto al 2022). A fornire i numeri Saverio Gazzelloni, direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat. L’incremento dei contatti nel 2023 caratterizza tutti i trimestri e risulta particolarmente accentuato, come ogni anno, in corrispondenza dell’ultimo trimestre. Probabilmente per la grande risonanza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Nel quarto trimestre del 2023, tuttavia, l’incremento registrato è stato particolarmente evidente, probabilmente anche per gli effetti sull’opinione pubblica dell’omicidio di Giulia Cecchetin.
Successo per il servizio 1522, boom di denunce
Le persone contattano il 1522 per richieste di aiuto in quanto vittime di violenza o stalking (31,3% delle richieste), ma anche per chiedere informazioni sul servizio svolto dal numero di pubblica utilità (33,5%). Ma anche per avere informazioni su Centri Antiviolenza (11,6%). Tra gli utenti del 1522, la percentuale di donne che chiama è pari al 79,7%. Le vittime che hanno cercato aiuto presso il 1522 sono state 16.283 nel 2023, un numero in aumento rispetto al 2022 (+36,7%); 14.455 sono donne (di queste l’87,2% è italiana). Il 45,7% delle vittime donne ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni e il 20,5% tra i 25 e i 34 anni; seppure le donne con un titolo di studio secondario prevalgono (41,8%), il 32,3% è laureata. Il 49,4% delle vittime donne sono occupate, il 3,1% lavora in nero e il 19,9% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. L’inoccupazione è più frequente tra le vittime straniere (circa 5 punti percentuali in più rispetto alle italiane).