Foibe, gli antagonisti si preparano al 10 febbraio: “Morti inventati, data costruita”. Lo sfregio su Fb
Si comincia con il negazionismo delle foibe con l’approssimarsi del 10 febbraio. A Firenze, antagonisti e collettivi studenteschi preparano l’annuale sfregio alle vittime delle foibe. Diffondono il solito odio e fanno propaganda contro il Giorno del ricordo. Un comunicato del centro sociale Cpa Firenze Sud pubblicato su Fb suona la carica, negando i crimini commessi dai comunisti di Tito. Si tratta degli stessi antagonisti che anche lo scorso anno oltraggiarono i morti italiani sventolando le bandiere dell’ex Jugoslavia del maresciallo Tito.
Lo sfregio sulle foibe degli antagonisti fiorentini: “Morti inventati”
Lo scorso anno scandirono cori vergognosi, inaccettabili: “Viva le foibe, il compagno Tito ce l’ha insegnato. Ogni fascista appeso va infoibato”. Quest’anno si sono portati avanti, chiamando a raccolta per un’assemblea il prossimo 26 gennaio. Il loro proclama è un inno al negazionismo. “Il 10 febbraio, data costruita sul revisionismo storico, si avvicina. Con un maggiorato interesse del governo perché sia celebrata in ogni dove: a scuola, nelle università, sui giornali, sulle televisioni e in piazze pubbliche”. Il linguaggio si fa ancor più truce, grondante odio: “Il 10 febbraio è figlio di ambienti politici che fin dal primo dopoguerra hanno cercato di fare una cosa: ripulire la propria faccia di fascisti dalle stragi e dai massacri; costruendo un contraltare alle loro carneficine, le foibe; inventandosi di sana pianta morti, numeri e cause. Cancellando dalla memoria l’occupazione nazifascista della Jugoslavia e i crimini di guerra commessi dagli “italiani brava gente”. Parole deliranti.
Il delirante post su Fb: sfregio alle foibe
Ancora. Per i “bravi ragazzi” dei centri sociali le vicende degli italiani massacrati, onorati da una legge dello Stato, è revisionismo indebito. I veri democratici non possono tollerare che il 10 febbraio “nelle scuole si potrà finalmente parlare di patria, di valori occidentali, di coraggio e Nazione. In contemporanea manganellando e denunciando gli studenti stessi, quando vogliono parlare di Palestina o quando vogliono criticare una riforma della scuola fascista”. Sono fuori da ogni pietas e logica. Per cui si stanno attrezzando per infangare ulteriormente la memoria degli infoibati. Stanno pensando a una manifestazione per venerdì 26 gennaio prossimo, nell’edificio occupato dai militanti dove si terrà un primo incontro sul tema. Organizzeranno dunque il solito “corteo antifascista” che inneggia alle foibe e alla Jugoslavia di Tito. Per l’occasione si vedranno “con Sandi Volk, studioso di storia contemporanea licenziato per aver tentato di ricostruire la realtà storica sulle foibe”. Immaginiamo come. “A seguire cena popolare e dalle 22 in sala concerti Riscossa Hardcore Fest vol.6″. Stendiamo un velo pietoso.