Giallo a Roma, porta in ospedale la moglie già morta: “È caduta dalla scale”. Ma la sua versione non torna

2 Gen 2024 15:03 - di Greta Paolucci
caduta dalle scale

Una versione dell’incidente che non collima con i riscontri effettuati dai medici ospedalieri e con quanto i carabinieri, sollecitati dai sanitari dubbiosi, hanno trovato sulla scena di quello che potrebbe rivelarsi un crimine: il primo femminicidio del 2024. Le indagini sono in corso, ma qualcosa non torna sulla morte di una donna portata ieri in ospedale a Civita Castellana dal marito. L’uomo avrebbe riferito che la moglie, una settantenne, era caduta dalle scale nella loro abitazione di Sant’Oreste, comune della provincia di Roma. I medici però, constatato il decesso dell’anziana, hanno fatto partire una segnalazione ai militari dell’Arma. Ora l’uomo, che si trovava in caserma con la sua posizione al vaglio degli inquirenti, è stato fermato per omicidio aggravato. Ma procediamo con ordine.

Giallo a Roma, porta la moglie morta in ospedale e dichiara: “È caduta dalla scale”

Le indagini partite dopo quella corsa in ospedale a morte già sopravvenuta hanno guidato le indagini che, sin dal principio, non hanno escluso nessuna ipotesi. A partire dal fatto che, per quel decesso, potesse trattarsi di una morte violenta. Dunque, nelle indagini si è partiti dall’arrivo in pronto soccorso della vittima: la 71enne Rosa D’Ascenzo, che il marito – un pastore 73enne – ieri sera ha portato all’ospedale Andosilla di Civita Castellana, in provincia di Viterbo. La donna alle 21.45, quando è arrivata in nosocomio però, era già morta. Il marito, a cui i sanitari hanno chiesto delucidazioni sul decesso, ha riferito ai medici che la donna è caduta dalle scale della loro abitazione. I primi riscontri sulle ferite riportate dalla vittima e la versione resa dal marito della donna, non combacerebbero. Gli inquirenti sospettano dunque che possa trattarsi di un caso di femminicidio

La versione dell’uomo sull’incidente mortale non convince

Scattano immediate le indagini, che prevedono un sopralluogo dei carabinieri nella casa, possibile scena di un crimine. Ebbene, come riferisce il Messaggero sul caso, durante una prima perlustrazione nell’abitazione della coppia, i militari «avrebbero trovato oggetti con tracce ematiche». Di più: al momento si suppone persino che l’uomo «potrebbe avere usato una padella e altri utensili da cucina per uccidere» la moglie. Pertanto, al momento il marito è stato fermato per omicidio.

I riscontri di medici e carabinieri non collimano con la versione del marito

La sua posizione è al vaglio degli inquirenti che indagano sul caso e sulle anomalie riscontrate tra la versione resa dal 73enne, le ferite non compatibili con una “caduta dalle scale” refertate dai medici che hanno preso in carico la paziente. E i rilievi del primo sopralluogo già effettuato dai carabinieri alle prese con le indagini. Non è escluso, insomma, che – ancora una volta – anche in questa strana vicenda si possa avere a che fare con una morte violenta

Porta moglie morta in ospedale, fermato per omicidio aggravato

E infatti, esaminati i primi rilievi ed effettuati i primi riscontri, poco fa l’uomo che, ieri sera, aveva trasportato con l’auto la moglie all’ospedale di Civita Castellana (Viterbo) dicendo che la donna era caduta dopo un malore. E per la quale i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, la Procura di Tivoli, guidata da Francesco Menditto, ha emesso un decreto di fermo. Spiccato nei confronti di C.G., di 73 anni, accusato dell’omicidio aggravato della moglie. Non risultano, fanno sapere gli inquirenti, precedenti denunce nei confronti dell’uomo per violenza domestica o altri reati ai danni della donna.

Altro che “caduta dalle scale”…

Come spiegato poso sopra, la natura delle lesioni riscontrate ha insospettito i medici che hanno allertato immediatamente i carabinieri. I militari delle compagnie di Civita Castellana e di Bracciano hanno dato il via alle indagini, trovando «numerosi indizi e rilevando numerose tracce – sottolineano gli inquirenti – anche all’interno dell’abitazione della coppia». L’immobile è stato sottoposto a sequestro e «sussistendo il concreto pericolo di fuga dell’uomo», la Procura ha emesso il decreto di fermo nei confronti del marito della vittima.

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