Israele martella il nord di Gaza: tre i giornalisti uccisi, tra loro il nipote del fondatore di Hamas

7 Gen 2024 16:51 - di Lucio Meo

Sono tre i giornalisti uccisi a Gaza nel corso di raid israeliani nel corso di una giornata caratterizzata da una massiccia offensiva nella zona ancora controllata a nord da Hamas. Tra loro ci sarebbe Ali Salem Abu Ajwa, nipote di Ahmed Yassin, che fondò Hamas nel 1987 e rimase padre spirituale del gruppo fino alla sua uccisione da parte di Israele nel 2004. Abu Ajwa lavorava come giornalista a Gaza. Precedentemente era stato reso noto che due giornalisti palestinesi erano stati uccisi, tra loro il figlio del giornalista di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh, ed altri due feriti, in un attacco aereo israeliano a ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. La morte del figlio maggiore Hamza, è un nuovo grave lutto per il giornalista Wael Al-Dahdouh, capo dell’ufficio dell’emittente al Jazeera a Gaza, che aveva già perso la moglie, due figli e un nipotino in un bombardamento israeliano il 25 ottobre.

Israele martella Gaza, l’accusa di aver colpito l’auto dei giornalisti

Secondo l’agenzia palestinese Wafa un drone israeliano ha lanciato un missile contro un veicolo a bordo del quale viaggiavano i giornalisti, nella zona di al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis. L’attacco ha causato la morte del 29enne Hamza, figlio di Wael Al-Dahdouh, e del giornalista Mustafa Thraya. Il raid ha provocato anche il ferimento di due giornalisti, Ahmed Al-Burash e Amer Abu Amr, entrambi collaboratori della televisione Palestine Today.

Il Sindacato dei giornalisti palestinesi ha documentato l’uccisione di 102 giornalisti e il ferimento di altri 71 da parte delle forze di occupazione israeliane nel solo anno 2023. Wael Al-Dahdouh aveva già perso la moglie, un figlio e la figlia in un attacco aereo israeliano che aveva preso di mira la casa in cui si erano rifugiati nel campo profughi di Nusseirat alla fine di ottobre 2023.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi