Italia-Albania: la Camera respinge la sospensiva chiesta dai 5Stelle. Donzelli: “Il progetto va avanti”

23 Gen 2024 18:04 - di Alessandra Danieli

Nulla da fare per i 5Stelle che hanno tentato di affossare il protocollo tra Italia-Albania sottoscritto dalla premier Meloni e il primo ministro Edi Rama il 6 novembre. La Camera ha respinto con  157 voti contrari e 116 voti favorevoli  la questione sospensiva presentata dal partito di Conte sul disegno di legge di ratifica dell’accordo Italia-Albania in tema di immigrazione. L’Aula passa quindi ora all’esame del provvedimento. Sul quale la Corte costituzionale di Tirana ha accolto due ricorsi presentati dall’opposizione del Partito democratico di Sali Berisha. Decisione che ha sospeso le procedure di ratifica al Parlamento albanese, ma non l’accordo.

Italia-Albania, la Camera boccia la sospensiva

“In Italia è giusto che si parli dell’Italia, la Corte costituzionale albanese deciderà per l’Albania”. Il chiarimento arriva da Giovanni Donzelli che azzera le stanche polemiche della sinistra sul presunto blitz del governo. “Da noi è giusto che si porti avanti il progetto”. Nessun rischio di un iter parlamentare a vuoto, aggiunge il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. “Non è così, perché l’Alta corte albanese sta facendo una sorta di sospensiva, poi deve entrare nel merito e faranno il loro iter. Non ci dobbiamo intromettere nella politica interna delle altre nazioni. Abbiamo firmato un accordo e andiamo avanti”.

Donzelli: l’Italia va avanti per la sua strada

La tesi del lavoro a vuoto, neanche a dirlo, è sostenuta dalle opposizioni, a cominciare dal verde Angelo Bonelli che sul tema si scalda molto. “Si rischia un lavoro a vuoto e che i soldi degli italiani vengano spesi inutilmente, circa 650 milioni di euro nei prossimi 5 anni”, dice parlando con i cronisti in piazza Montecitorio dopo il voto della Camera. “Una cifra assurda con la quale non so come faranno a fare la propaganda elettorale per le prossime europee. Se Bonelli fosse stato premier e avesse fatto questa roba, avremmo avuto la Meloni paonazza a gridare ‘vattene a casa'”. Il protocollo che ha fatto infuriare la sinistra, imbarazzata di fronte ai successi del governo italiano sullo scacchiere internazionale, prevede che i migranti soccorsi in mare da navi italiane vengano portati in due strutture in Albania, gestite dall’Italia a proprie spese e sotto la propria giurisdizione.-

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