La Schlein riunisce i dirigenti nella spa di lusso, ma a Roma il Pd non paga l’affitto di 18 sedi su 21

14 Gen 2024 11:29 - di Giovanni Pasero
sezioni Pd

«La doppia morale del Pd colpisce ancora. Le sedi del Pd di Roma, ben 18 sulle 21 che il partito ha a disposizione, non pagano l’affitto causando un buco di 2 milioni che gravano ovviamente sui cittadini. E questi dati sono aggiornati al 2021 quindi significa che il debito è ancora maggiore. Si tratta di una situazione scandalosa per un partito che negli ultimi anni ha governato la Regione e il Comune. Vorremmo sapere, a questo punto, cosa ne pensa la segretaria Schlein impegnata a polemizzare su Giorgia Meloni su qualunque cosa accada. Consigliamo al Pd di utilizzare i soldi per il conclave organizzato presso l’hotel di lusso (Park hotel dei cappuccini di Gubbio ndr) per pagare gli affitti arretrati. Due milioni sono tanti e Roma ne ha bisogno». Nel commento di Luca Sbardella, deputato romano di Fratelli d’Italia, è racchiusa l’amara ironia alla luce di quanto denunciato dal consigliere capitolino Federico Rocca (FdI) e pubblicato oggi su Il Giornale.

Il Comune di Roma dà spazi in affitto solo ai partiti del centrosinistra

Che cosa riporta l’articolo del Giornale? Ecco la denuncia circostanziata di Federico Rocca, consigliere comunale eletto in FdI e presidente della commissione trasparenza del comune di Roma.
«Nel corso degli anni tanti partiti hanno aperte le loro sedi negli immobili di proprietà dell’Ater, ovviamente un privilegio che è stato riservato a pochi», spiega l’esponente di FdI. Nella Capitale, Ater – l’azienda comunale che si occupa di edilizia popolare – ha messo infatti a disposizione una serie di «locali extraresidenziali» concessi in locazione ai partiti politici. In pratica le sedi dei partiti, che dovrebbero, secondo la legge regionale n°12 del 10 agosto 2016, pagare un affitto al comune per i locali concessi.

Su 21 sedi Pd, 18 sono morose: un buco complessivo da due milioni di euro

In totale sono 54 gli immobili dati in locazione, con solo uno a Fratelli d’Italia e uno all’ormai vecchia Udc, gli altri corrispondono a tutte le sedi del Partito Democratico e dei partiti del centrosinistra. Sulla totalità degli immobili a disposizione, infatti addirittura 21 sono sedi Pd. «Già questo dato dovrebbe farci riflettere su chi ha avuto la possibilità di avere in affitto i locali», specifica il consigliere FdI. Ma c’è di più: i dem non pagano l’affitto. Ad oggi, infatti, la maggior parte di queste realtà sono morose.

Le tredici sedi date a Rifondazione comunista (10 morose)

Il Giornale è entrato in possesso dell’elenco delle attività di partito morose sul territorio romano ed ecco la situazione. Al Pd spettano ben 21 sedi su 54, di cui 18 morose, a Rifondazione Comunista 13 locali di cui 10 morosi. Gli altri locali sono divisi tra movimenti e partiti appartenenti sempre alla sinistra come Sinistra Ecologica che, nel 2021, aveva un debito di circa 261 mila euro. Tra le realtà abusive ci sono poi le sedi dei Democratici proletari, del Partito comunista che su 3 sedi due sono morose, del circolo Giustizia e libertà, cioè gli ormai partigiani nostalgici, ma anche il partito dei comunisti italiani e il partito dei socialisti con 2 sedi.

In tutto ciò, come sottolinea Sbardella, spicca la contraddizione del partito della Schlein: conclave nel resort di lusso di Gubbio, evitando di coprire il buco delle sue sezioni di partito. 

La precisazione di Federico Rocca (FdI): “Il Comune di Roma non ha responsabilità”

«Nell’articolo del quotidiano Il Giornale con il quale denunciamo le morosità di alcuni partiti del centro-sinistra all’interno di immobili dell’Ater – dichiara in una nota il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Trasparenza, Federico Rocca – è stato erroneamente riportato dal quotidiano la competenza comunale anziché dell’Ater che detiene sia la proprietà che la disponibilità di questi immobili, pertanto, nel merito non abbiamo responsabilità dirette da imputare all’amministrazione Capitolina, ma sollecitiamo i partiti morosi a regolarizzare le loro posizioni e l’invito all’azienda Ater – conclude Rocca – a mettere in campo le dovute iniziative a tutela del patrimonio pubblico di sua competenza».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *