Meloni in aula per il “premier time” affronta le opposizioni. Schlein parlerà di sanità, Conte del patto di stabilità
Giorgia Meloni torna alla Camera per il “premier time”. E i leader delle opposizioni si preparano a dare spettacolo e a incrociare le lame (dialettiche) con una presidente del Consiglio che certo non si tirerà indietro e che ieri ha incassato nell’aula di Montecitorio il no alla richiesta di sospensiva dell’accordo Italia-Albania. Il tutto si svolgerà in diretta, dalle 15 in poi. Elly Schlein parlerà di sanità (non tenendo conto che nel suo partito c’è un ex ministro della Salute, Roberto Speranza, che è stato tra i più inadeguati) mentre Giuseppe Conte si concentrerà sul patto di stabilità. 10 le interrogazioni che saranno illustrate (sei dalle opposizioni e quattro dalla maggioranza)
Ci sarà spazio anche per le iniziative per un cessate il fuoco che metta fine “alla mattanza di civili a Gaza”: sarà Alleanza Verdi e Sinistra a cavalcare in aula il tema del pacifismo. Tra i temi farà capolino anche Stellantis e il comparto auto, a due giorni dall’affondo della premier agli Elkann -nel mirino un titolo di ‘Repubblica’ sulle privatizzazioni- con l’accusa di aver svenduto la Fiat ai francesi. A riportare il tema a Montecitorio sarà Azione di Carlo Calenda, pronta a incalzare su uno dei cavalli di battaglia del suo leader: “Stellantis non è più italiana ma ci chiede ancora soldi per restare”, tuonava nei giorni scorsi Calenda sulle pagine del ‘Messaggero’.
E non ha mancato di replicare al direttore di Repubblica Molinari che in un suo infuocato editoriale se la prendeva con gli attacchi di Giorgia Meloni al suo giornale. “Caro Maurizio Molinari – ha scritto su X Calenda – 1) Repubblica non ha mai pubblicato un articolo sulla situazione drammatica delle fabbriche Stellantis in Italia; 2) Repubblica ha pubblicato al contrario una lunga serie di notizie elogiative su modelli e annunci di Stellantis, omettendo le notizie negative; 3) da quando ho sottolineato il legame tra l’acquisto di Repubblica e la compiacenza di CGIL e sinistra verso Elkann nella vicenda Stellantis, il suo giornale non ha mai, dicasi mai, dato spazio al sottoscritto. Neppure Berlusconi era mai arrivato a tanto”.
Tornando alla premier, Giorgia Meloni prepara anche l’importante appuntamento del consiglio europeo del 1 febbraio. In quest’ottica c’è stata una telefonata con il presidente Charles Michel per mettere a fuoco i principali temi dell’agenda internazionale, a partire dall’aggressione russa dell’Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente e nel Mar Rosso.