Meloni, la mia Africa: “Il Piano Mattei aiuterà loro e noi. Nel Mar Rosso difendiamo la libertà”
“Rischiano di esserci conseguenze se noi non difendiamo la libertà di navigazione. Dal canale di Suez passa il 15 per cento del commercio mondiale, nella migliore delle ipotesi bloccare quei mercantili vuol dire aumentare il costo dei prodotti che devono arrivare sul nostro mercato: non lo possiamo permettere, quello che stiamo facendo è promuovere, insieme alla Unione europea, una missione difensiva per garantire la libertà di navigazione”. E’ categorico, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1, sull’invio di navi europee a presidio dei traffici commerciali nel Mar Rosso, in uno scenario internazionale turbolento e pericoloso per le economie occidentali.
La Meloni e il Piano Mattei per l’Africa: la conferenza di Roma
Ma domani, a Roma, si apre anche la Conferenza Italia-Africa, al Senato, il cui obiettivo, spiega la Meloni, “è presentare ai Paesi africani la nostra visione di sviluppo dell’Africa, quella che è alla base del Piano Mattei: significa un approccio nuovo, non predatorio, non paternalistico ma neanche caritatevole, un approccio da pari a pari per crescere insieme”. “Abbiamo stabilito delle materie prioritarie sulle quali lavorare -ha spiegato la premier- e dei Paesi nei quali avviare i primi progetti. E poi vogliamo chiaramente dialogare e collaborare anche con tutti gli altri” non presenti al vertice di Roma.
“I vantaggi per l’Italia sono innumerevoli, tutto quello che accade in Africa in qualche modo ci coinvolge, dalla migrazione, alla sicurezza, passando per le catene di approvvigionamento. Per noi è fondamentale -ha concluso Meloni- uno sviluppo adeguato del Continente africano”.
Il cambio di passo europeo sui migranti
Il presidente del Consiglio, al Tg1, è anche tornato sul tema dell’immigrazione. “L’approccio europeo è cambiato completamente sul tema migratorio. Quando siamo arrivati si parlava solo di come redistribuire i migranti irregolari oggi si parla solo di difendere i confini esterni ed è un nostro merito. Credo che l’approccio che abbiamo avviato con la Tunisia sia giusto, si cominciano a vedere i primi risultati, ma è un lavoro enorme che va fatto giorno per giorno e sul quale non bisogna mollare la presa, per cui quello che abbiamo fatto in Tunisia va replicato anche con molte altre nazioni e ci stiamo lavorando”.
Il messaggio di Mattarella ai paesi africani
“L’intendimento e l’auspicio sono quelli di poter realizzare, dopo il dialogo intenso avviato negli anni scorsi con le conferenze ministeriali Italia-Africa, un rapporto ancora più forte e strutturato tra il continente africano e il nostro Paese“. E’ questo il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del pranzo offerto al Quirinale alle delegazioni che partecipano alla Conferenza Italia-Africa.