“Papa Francesco è un usurpatore”: parroco scomunicato per l’omelia contro il Pontefice

2 Gen 2024 19:03 - di Redazione
parroco scomunicato

Scomunicato don Ramon Guidetti, sacerdote livornese, 48 anni, parroco a San Ranieri a Guasticce dal 2017: durante la celebrazione del 31 dicembre scorso, ha pubblicamente dichiarato di essere in contrasto con Papa Francesco e con la Chiesa. Usando termini inacccettbili: “Papa Francesco non è il Papa ma un usurpatore”, ha detto don Guidetti nella messa di fine anno, giorno in cui ricorreva il primo anniversario della morte di Papa Benedetto XVI. Nell’omelia nella chiesa di Livorno il parroco di Guasticce ha sorpreso non poco i fedeli presenti alla messa per il Te Deum con queste parole: “Lo scorso 17 dicembre, in un santuario vicino a Buenos Aires, in cui è stato arcivescovo l’innominato (papa Francesco), un fulmine ha colpito la statua di San Pietro. E cosa è andato a incenerire? L’aureola e le chiavi. L’aureola perché Pietro non è più santo: perché c’è un gesuita massone legato ai poteri mondiali, un usurpatore antipapa. E le chiavi perché quelle se le è tenute il buon Benedetto”.

“Papa Francesco un usurpatore”: il vescovo di Livorno scomunica il parroco

Affermazioni a cui poi è seguito l’abbandono della parrocchia a lui affidata. Il vescovo di Livorno, monsignore Simone Giusti, che lo aveva incontrato prima di Natale per capire questo suo dissenso nei confronti di Papa Francesco, ha dovuto procedere alla scomunica ufficiale del sacerdote. Sul quotidiano on line della Diocesi livornese “La settimana” è stato pubblicati l’atto di scomunica firmato dal cancelliere della Diocesi, don Matteo Giavazzi. Nel quale si legge: “Cari confratelli, cari fedeli, si comunica che Don Ramon Guidetti, Presbitero della Diocesi di Livorno e Parroco della Parrocchia di San Ranieri in Guasticce; in data 31 dicembre 2023, durante la Celebrazione eucaristica, ha pubblicamente compiuto un atto di natura scismatica: rifiutando la sottomissione al Sommo Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti (can. 751 Cic)” .

Parroco scomunicato, fedeli ammoniti: “Non andate alle sue celebrazioni”

L’atto di scomunica così prosegue: “Mons. Simone Giusti, Vescovo della Diocesi di Livorno, in data odierna 1 gennai 2024, ha emesso un Decreto (Prot. N. 1/24/VD): con il quale, a norma del can. 1364 § 1 del Codex Iuris Canonici, dichiara che Don Ramon Guidetti è incorso ips o facto nella scomunica latae sententiae. Il suddetto sacerdote è, dalla data odierna, sospeso a divinis. E rimosso dall’ufficio di Parroco della Parrocchia di San Ranieri in Guasticce, a norma dei cann. 1333 § 1 e 1336 § 1 del Codex Iuris Canonici. Si ammoniscono i sacerdoti e i fedeli a non partecipare a eventuali sue celebrazioni o ad altre pratiche di culto. Perché essi incorrerebbero ipso facto nella gravissima pena della scomunica”.

La replica: “Del decreto di scomunica ci farò una cornicina”

La replica del sacerdote livornese è priva di alcun pentimento: “Sono sereno e tranquillo” ma “stupito della velocità con cui la ghigliottina ha tagliato la sua ennesima testa”: lo ha detto don Ramon Guidetti, commentando il provvedimento di scomunica a Radio Domina Nostra, trasmissione condotta da Alessandro Minutella; un altro il sacerdote di Palermo che era stato scomunicato nel 2018, sempre per avere criticato Papa Francesco. Del decreto di scomunica – dice- “ci farò una bella cornicina e lo appenderò al muro e sarà qualcosa di cui mi vanterò ben volentieri – ha continuato il sacerdote livornese -. Un po’ di amarezza nel cuore c’è, per questa cecità e questa durezza da parte di colei che dovrebbe essere una madre, la Chiesa. Dovrebbe essere materna e in realtà è una tiranna”.

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