Recensione e suicidio, Giovanna Pedretti era stata in Questura. E il compagno della Lucarelli “diserta” la tv
Le immagini del luogo dove è stato rinvenuto il corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice suicida a causa dello “scandalo” mediatico suscitato dalla recensione “razzista” su gay e disabili, restituiscono l’immagine di un luogo solitario e triste, lungo le rive del Lambro. Nuovi particolari, intanto, emergono sulle ultime ore della donna, prima che si suicidasse: secondo alcune fonti, la Pedretti era stata sentita in Questura come persona informata sui fatti dalla polizia che indagava sulla possibilità che nella recensione si prefigurasse il reato di istigazione all’odio.
La polizia ha sentito la Pedretti per risalire all’identità dell’hater
Gli agenti quindi stavano cercando di risalire all’identità del cliente che avrebbe postato la recensione negativa sul suo locale, che veniva criticato per la presenza di gay e disabili. La recensione era della scorsa estate ed era stata poi cancellata, aveva spiegato la stessa 59enne, dicendo appunto di aver conservato solo uno screenshot. Un elemento, questo del post cancellato, che aveva destato i primi sospetti di non veridicità della recensione e della relativa risposta. Gli inquirenti disporranno anche approfondimenti tecnici sul telefono e sul computer di Pedretti, sia per ricostruire gli aspetti della sua vita personale, sia per far luce sulla vicenda della recensione omofoba e contro i disabili.
Lorenzo Bigiarelli, compagno della Lucarelli, diserta la puntata in Rai
“Questa mattina non è con noi Lorenzo che come sapete è stato coinvolto nel fatto di cronaca e ha deciso di stare a casa e sarà con noi nei prossimi giorni”, ha annunciato stamane Antonella Clerici nella presentazione del programma di Rai1 “È sempre mezzogiorno” spiegando ai telespettatori l’assenza di Lorenzo Biagiarelli, presenza fissa nel cast della trasmissione dopo il suicidio della ristoratrice Giovanna Pedretti, finita al centro di un caso mediatico dopo aver pubblicato una recensione di un cliente che se la prendeva con gay e disabili. Nei giorni scorsi, Biagiarelli e la Lucarelli avevano messo in dubbio la veridicità della recensione e della risposta.
Foti (FdI): “Fare chiarezza sulla morte della ristoratrice”
“Tristezza e sgomento per la morte di Giovanna Pedretti, la titolare di una pizzeria di Lodi che ieri si è tolta la vita, dopo esser stata investita da una tempesta mediatica e presa di mira per una recensione che risulterebbe falsa. Il suo caso pone il tema di una riflessione profonda sul ruolo dell’informazione e, in particolare, del servizio pubblico televisivo – dichiara, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti -. In queste ore rimbalzano, infatti, sui siti le immagini della sua intervista, realizzata dal Tg3, in cui la donna sembrerebbe essere incalzata su presunte incongruenze nel testo di una sua recensione. Sul caso, strettamente mediatico e fermo restando il diritto di cronaca, deve essere la giustizia – se investita – a stabilire verità e responsabilità. Il dovere del servizio pubblico dovrebbe essere quello di garantire il rispetto della persona e, nel caso di persona oggetto d’indagine giudiziaria, ma non è questo il caso, del principio di presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva. Il drammatico epilogo della vicenda deve richiamare direttori, giornalisti, conduttori, che scelgono di realizzare e trasmettere interviste e servizi con modalità volte alla spettacolarizzazione degli stessi, a ricordare e prevenire i rischi che comporta l’istruzione di processi mediatici sommari. Fermo restando che ancora dovrà esser fatta piena luce sull’accaduto, ed esprimendo le più sentite condoglianze alla famiglia della signora Pedretti, ci auguriamo che qualcuno possa dare delle spiegazioni vista la tragedia appena avvenuta”.