Santanchè: “Le recensioni possono uccidere le imprese. Dobbiamo intervenire contro quelle anonime”

24 Gen 2024 14:02 - di Luciana Delli Colli
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Aprire un dibattito sull’anonimato delle recensioni, perché “le recensioni possono decretare la vita o la morte delle imprese, di alberghi, ristoranti” e possono anche essere usate come “strumento scorretto di marketing”. A lanciare la proposta è stata il ministro del Turismo Daniela Santanché, che ha riscosso il plauso delle associazioni di settore. “Pensare che uno possa fare una recensione senza aver mai mangiato in quel ristorante o senza sapere chi è… perché uno deve essere anonimo?“, si è chiesta Santanché, intervenendo a Radio 24, in diretta da Madrid dove si trova per l’inaugurazione del Padiglione Italia alla Fiera internazionale del Turismo.

Santanchè: “Aprire un dibattito sulle recensioni anonime, dobbiamo intervenire”

“Credo che il dibattito vada aperto. Noi come governo dobbiamo assumerci la responsabilità di vedere come poter intervenire”, ha aggiunto il ministro, sottolineando anche che dietro l’anonimato delle recensioni si possono nascondere anche intenzioni malevole, perché “voglio far andar male quella attività perché magari è un concorrente”. “Mi sembra evidente – ha quindi concluso Santanchè – che dobbiamo capire quale è il modo migliore per sapere chi scrive le recensioni”.

Il plauso di Federalberghi: “Abbiamo la stessa visione del ministro”

“Quella del ministro Santanchè è anche la nostra visione: condividiamo pienamente la sua posizione riguardo la necessità di regolamentare quanto prima le recensioni on line al fine di arginare gli effetti devastanti che un cattivo uso di questo strumento può provocare alle nostre imprese, ai lavoratori e agli italiani in genere”, ha commentato Federalberghi con un comunicato, sottolineando che “in un mondo in cui la tracciabilità è diventata centrale, è necessario intervenire sul tema con procedure certe, per comprendere come tali recensioni vengano fatte, chi le firmi e che base di veridicità abbiano”. “Le recensioni on line – si legge ancora nella nota dell’associazione – possono avere un loro valore quando e se garantite da una forma di certificato di autenticità. Viceversa possono trasformarsi in vere e proprie armi capaci di distruggere le aziende e le persone stesse. Bene dunque che il ministro ponga in essere azioni mirate in questo ambito, a tutele delle nostre comunità”.

Fipe Confcommercio: “Va garantito che chi scrive la recensione abbia davvero vissuto l’esperienza”

Anche Fipe Confcommercio ha espresso apprezzamento per le dichiarazioni del ministro, ricordando di aver presentato negli ultimi anni numerose proposte al fine di regolamentare una questione “che può avere gravi effetti non solo sull’attività economica, ma anche sulla salute degli imprenditori, come dimostrano gli avvenimenti recenti“. Per Fipe la soluzione sarebbe quella di “garantire che chi scrive la recensione abbia effettivamente vissuto l’esperienza che descrive: collegare le piattaforme di recensioni con quelle di prenotazione online – è il suggerimento dell’associazione – può essere una delle azioni da intraprendere per assicurare la veridicità del commento e tutelare i ristoratori”.

L’esperienza della piattaforma che già incrocia prenotazioni e recensioni

Sulla questione è intervenuto anche il Country Manager TheFork Italy, Carlo Carollo, contribuendo al dibattito che di fatto si è già aperto illustrando l’esperienza della loro piattaforma e spiegando perché “pensiamo di aver fatto di TheFork un ‘luogo sicuro’ nel quale utenti e ristoranti siano tutelati”. “Su TheFork, solo chi ha realmente prenotato sulla piattaforma e vissuto l’esperienza gastronomica al ristorante – ha spiegato il manager all’Adnkronos – ha la possibilità di lasciare una recensione: quando l’utente si presenta fisicamente al ristorante dopo aver prenotato con noi, il ristoratore potrà convalidare sul proprio gestionale, il TheFork Manager, l’arrivo del cliente. Se invece il cliente non si presenta, il ristoratore segnalerà il cosiddetto ‘no-show’, evitando di pagare la commissione a TheFork e liberando il tavolo per dare spazio ad altri utenti. Inoltre, per garantire un livello di affidabilità e trasparenza elevato, le recensioni degli utenti e le eventuali risposte dei ristoranti vengono verificate in primis tramite uno strumento di moderazione automatico e in seconda battuta dal nostro team di esperti, se necessario”.

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