Stazione Termini, il piano Piantedosi funziona. Turiste rapinate da una banda di africani: due arresti e…

12 Gen 2024 9:17 - di Martino Della Costa
banda di africani

Il giro di vite del Viminale investe soprattutto il Bronx della Stazione Termini: una giungla di emarginati e violenti che si aggira tra binari e vie limitrofe allo scalo ferroviario ora ha i riflettori puntati addosso. Eppure l’aggressione ci scappa, inevitabilmente. Ancora una volta i turisti, target “privilegiato” di rapinatori e seriali e micro-criminali finiscono nel mirino di una banda di africani che, subito dopo Natale si sono messi all’opera assediando, strattonando e depredando tre giovani turiste straniere arrivate dalla Turchia e da Cipro. Anzi, che avevano appena messo piede nella Stazione più imponente d’Europa, dove i controlli sono stati rinforzati. Le verifiche sono costanti. E la presenza di carabinieri, polizia e Polfer è tangibile: e sicuramente ben visibile anche agli occhi smaliziati dei malviventi…

Stazione Termini, tre giovani turiste rapinate da una banda di africani

Eppure è successo di nuovo. Tutto risale alla notte del 27 dicembre quando – come riferisce il Messaggero in una pagina della cronaca romana – «gli agenti di polizia sono intervenuti in via Filippo Turati a seguito della segnalazione di una rapina perpetrata da tre soggetti africani nei confronti delle giovani. L’agguato è avvenuto quando il gruppo stava rientrando in albergo: a quel punto una delle ragazze (racconterà in sede di denuncia) è stata avvicinata dagli africani. Ed è subito iniziato l’incubo». Un incubo che si ripete nella sua dinamica e nella sua efferatezza spicciola e immediata; un incubo che vede cambiare al suo interno solo le vittime via via prese di mira.

Ad una strappano un bracciale d’oro e diamanti, a un’altra portano via il cellulare

Le tre sono appena sbarcate nella città eterna quando la banda composta da tre immigrati africani si avvicina minacciosamente al gruppo. Si capisce subito che le intenzioni non sono delle migliori: dapprima uno degli extracomunitari prova a strappare la borsa a una delle tre malcapitate. Ma non riuscendo nel suo intento, con l’aiuto dei compari, strattonano la ragazza e riescono a portarle via un bracciale in oro e diamanti. Poi, non paghi, scippano il telefono a un’altra giovani turiste, sotto assedio criminale e impotenti di fronte a tanta e tale irruenza e determinazione criminale. La tensione in quegli istanti si taglia con il coltello…

Banda di africani in azione, scatta l’allarme e la polizia si mette subito sulle tracce dei tre rapinatori

Le grida di panico e le urla di richieste d’aiuto invadono l’area e, fortunatamente, alcuni passanti intervengono:. qualcuno, coraggiosamente e non senza fatica, riesce persino a rientrare in possesso del cellulare appena rubato e lo restituisce alla ragazza derubata. l’allarme è lanciato e gli agenti si mettono subito sulle tracce dei tre rapinatori africani. Visionano le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi di via Filippo Turati. battono in una serrata perlustrazione il territorio introno alla stazione. E alla fine, la caccia capillare e senza sosta ai tre extracomunitari dà i suoi frutti: prima viene rintracciato un 30enne nigeriano. Successivamente gli agenti intercettano e fermano un 31enne ghanese. Entrambi gli arresti ora, come informa il quotidiano capitolino, «sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria, su richiesta della locale Procura della Repubblica». Ed è caccia al terzo uomo…

Stazione Termini e dintorni: “zona rossa” monitorata speciale

Tre dei tanti sbandati in azione a Termini e nei suoi dintorni, in barba a un sistema di videosorveglianza innalzato a dovere. Nonostante sia ben noto anche al più impreparato – o al più agguerrito –dei malfattori che le identificazioni, soprattutto degli extracomunitari, ormai consentono di tracciare delle piste da percorrere quando esplode il “caso”. Ma anche quando ci si trova di fronte all’ennesimo scippo o furto estemporaneo. Tutta l’area della Stazione Termini, dallo scalo ferroviario alle vie limitrofe, è sotto controllo in nome di una stretta invocata anche dai commercianti del quartiere: sia da chi lavora nel negozi e nei luoghi di ristoro all’interno della Stazione. Sia da quelli che prestano servizio in attività commerciali in via Giolitti, via Marsala, via Filippo Turati, piazza Vittorio, e nell’area dell’Esquilino insomma. La “zona rossa” sotto osservazione, monitorata speciale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *