Telefonata Meloni-Scholz: focus su G7 e aiuti a Kiev. Intanto anche Berlino taglia il reddito di cittadinanza

9 Gen 2024 19:58 - di Vittorio Giovenale
Meloni, Scholz

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi pomeriggio – informa una nota di Palazzo Chigi – una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. I due capi di governo – viene riferito – hanno discusso delle principali questioni internazionali ed europee in vista del Consiglio Europeo straordinario del prossimo primo febbraio, concentrandosi in particolare sul sostegno militare e finanziario all’Ucraina. Il presidente del Consiglio Meloni ha inoltre presentato le priorita’ della presidenza italiana del G7.

Il governo tedesco ha approvato il piano di austerità

La telefonata con la Meloni arriva in un momento di grande debolezza politica per il cancelliere Scholz sul piano interno e internazionale. Il governo tedesco ha appena approvato diversi provvedimenti del piano di austerità, reso necessario dalla crisi di bilancio che ha colpito la Germania nei mesi scorsi con una lacuna nei conti pubblici da 30 miliardi di euro. Come riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, si tratta per esempio del taglio graduale dei sussidi per il gasolio a uso agricolo che, in vigore dal 1951, verranno completamente aboliti dal 2026. Una misura che ha comportato una massiccia ondata di proteste e blocchi stradali degli agricoltori tedeschi

Pesante anche l’aumento dell’imposta sui biglietti aerei. A seconda della destinazione del viaggio, la tassa dovrebbe salire di circa il 20 per cento, da 15,53 a 70,83 euro per passeggero. L’imposizione colpisce tutti coloro che decollano dagli aeroporti della Germania. Le compagnie aeree dovranno pagare i supplementi, ma potranno trasferirli sui clienti.

Scholz imita la Meloni: tagliato il reddito di cittadinanza

Per il 2024, l’esecutivo federale prevede entrate da circa 400 milioni di euro grazie all’aumento dell’imposta sui biglietti aerei. Il governo del cancelliere Olaf Scholz ha poi dato il via libera alla stretta sul reddito di cittadinanza. I centri per l’impiego potranno, quindi, sospendere completamente l’indennità per i disoccupati per un massimo di due mesi se quanti la percepiscono rifiutano costantemente un lavoro. Viene, infine, abolito il bonus da 75 euro al mese sul reddito di cittadinanza, introdotto per la formazione professionale continua non finalizzata all’ottenimento di una qualifica.

 

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