Balle di fieno, barbecue e caprette al casello di Orte. I Trattori confermano: “Vogliamo andare a Roma”

3 Feb 2024 18:10 - di Gigliola Bardi
trattori

Prosegue la protesta degli agricoltori, che hanno ribadito la volontà di arrivare a Roma la prossima settimana. I trattori si sono messi in marcia in tutta Italia su diverse strade statali e verso i caselli autostradali. Proteste si sono registrate nel Milanese, nel Beneventano, nel Casertano, nella zona di Reggio Calabria, nelle Marche, in diverse località del Lazio, dell’Umbria, della Toscana. Qualche momento di tensione, risolto però con il dialogo tra manifestanti e forze dell’ordine, si è registrato al casello di Orte, dove già nei giorni scorsi si erano registrate criticità.

La balla di fieno al casello di Orte

Alla barriera di Orte, dove gli agricoltori hanno fatto un barbecue e portato anche una capretta, i manifestanti hanno tentato di bloccare l’accesso all’autostrada con una balla di fieno da oltre due quintali. Farlo con i mezzi non era possibile: sul posto era stata predisposta una presenza massiccia delle forze di polizia, proprio per evitare quello scenario. La polizia ha poi convinto i manifestanti a spostare la balla di fieno e, sebbene un gruppo di una cinquantina di manifestanti abbia cercato di occupare la carreggiata, la situazione si è risolta comunque in modo pacifico.

I trattori puntano su Roma, ma “restando fedeli alle leggi”

“La settimana prossima andremo tutti a Roma per rivendicare i nostri diritti”, ha detto il leader degli agricoltori Antonio Monfeli, anticipando che comunque “ci sarà un’assemblea pubblica che prenderà questa decisione, noi siamo stati i primi a parlarne”. “Continueremo anche oggi a protestare pacificamente”, ha detto poi Monfeli in piedi sul cassone di un trattore, rivolgendosi ai manifestanti. “Le nostre ragioni sono forti come i nostri intenti ma, saremo sempre fedeli alle leggi”, ha assicurato, spiegando che “ora noi ci organizzeremo per capire le modalità e i percorsi da fare per arrivare alla capitale, ma fin da ora posso promettervi che andremo a Roma per chiedere alla premier Meloni e all’Europa il perché di questa situazione che ci sta soffocando.”

La Pietra: “Protesta legittima, che ha origini lontane”

“La protesta degli agricoltori è legittima e condivisibile e il governo Meloni si è immediatamente attivato nei confronti dell’Unione europea, anticipando le istanze degli agricoltori italiani”, ha detto il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra, spiegando che “il tema del reddito, la concorrenza sleale, le problematiche inerenti la gestione della fauna selvatica, i pagamenti della Pac e tante altre criticità non sono nate adesso e hanno origini lontane”. Dunque, il governo conferma di stare dalla parte degli agricoltori, rigettando i tentavi di strumentalizzazione. “Chi oggi cavalca la protesta o chi vuole darci lezioni su cosa fare, pur avendo avuto responsabilità di governo, in passato non ha fatto niente per impedire l’attuazione delle scellerate politiche europee, con le cui conseguenze ora stiamo facendo i conti”, ha ricordato La Pietra. In particolare, oggi, è stato Giuseppe Conte a sostenere che “la cosa simpatica è che il governo vorrebbe appoggiare questa protesta, ma è il governo che ha votato la Pac al governo europeo”.

De Carlo: “Chi oggi strumentalizza la protesta non ha fatto nulla quando governava”

Il senatore di FdI e presidente della Commissione Agricoltura, Luca De Carlo, si è detto “felice che finalmente anche altre realtà politiche si stiano rendendo conto dei problemi che da anni stanno colpendo il mondo dell’agricoltura”. “Mi disturba invece molto chi strumentalizza le proteste di oggi addebitando la responsabilità di questo scenario all’attuale governo”, ha chiarito, ricordando che “è solo con il governo Meloni e con FdI al ministero dell’Agricoltura che c’è stata una vera attenzione al comparto”. “È giusto ascoltare le proteste, e lo abbiamo fatto anche pochi giorni fa a Fieragricola di Verona con il ministro, ma non vanno dimenticate le responsabilità, la sottomissione ai voleri europei e i silenzi che hanno contraddistinto i governi precedenti”, ha aggiunto De Carlo.

Cerreto: “Dal governo misure concrete e un nuovo modo di vedere l’agricoltore”

Anche il capogruppo di FdI in Commissione Agricoltura alla Camera, Marco Cerreto, ha ribadito che “il governo italiano è dalla parte degli agricoltori”, sottolineando che il bersaglio delle proteste sono le politiche europee e che “il governo Meloni e il ministro Lollobrigida sin dall’insediamento hanno lavorato per garantire e tutelare il comparto agricolo con azioni concrete”. Cerreto, quindi, ha ricordato lo stanziamento di oltre dieci miliardi di euro, l’aumento dei controlli sulle importazioni, l’impegno sui crediti di carbonio, la sperimentazione delle Tea per risparmiare acqua e agrofarmaci, la legge in via di approvazione che riconosce l’agricoltore come “custode dei territori” e che stabilisce un principio che l’Italia ha saputo affermare anche in Europa col documento sulla figura dell’agricoltore come bioregolatore.

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