Eleonora Duse, il Vittoriale apre i festeggiamenti per il centenario della morte della Divina

29 Feb 2024 13:38 - di Augusta Cesari

Nell’anno del centenario della morte di Eleonora Duse, il Vittoriale degli Italiani inaugura la stagione primaverile con la festa “Ho coronato la saggezza oggi e acceso il gran fuoco”. Si terrà sabato 9 marzo dalle ore 16.00 nella casa-museo di Gabriele d’Annunzio a Gardone Riviera (Brescia). Tra le altre inaugurazioni, i nuovi spazi restaurati e riqualificati del Vittoriale: dalla libreria al retro della Prioria, dal Canile alla Torre degli Archivi al Cortile degli Schiavoni, passando per il Portico del Parente: “un cantiere sempre aperto con l’obiettivo di restituirlo al pubblico così come d’Annunzio lo aveva desiderato”, spiega il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri.

Il Vittoriale inaugura i festeggiamenti per il centenario della morte di Eleonora Duse

“La frase solenne che dà il titolo alla manifestazione è tratta da un telegramma di Gabriele d’Annunzio a Luisa Baccara: è giustificata dall’enorme mole di lavoro che ha impegnato l’inverno del Vittoriale – racconta Guerri all’Adnkronos-. Dei cinque cantieri aperti (e felicemente chiusi), tre hanno riguardato servizi essenziali: i bagni (completamente rinnovati), il guardaroba,  la libreria (rinnovata e adesso dotata di una sala di consultazione, dove il pubblico potrà sfogliare i volumi in vendita). Altri due cantieri hanno riguardato altrettanti restauri: quello – imponente – del retro della Prioria, dalla Torre degli Archivi al Cortile degli Schiavoni, al Canile, e quello del Portico del Parente, con la riscoperta delle decorazioni sui soffitti lignei, che sembravano perdute”.

Gli oggetti di Eleonora Duse all’Auditorium del Vittoriale

Il momento “clou” della primavera sarà l’omaggio alla Divina Eleonora Duse.  La festa del 9 marzo sarà l’occasione per inaugurare l’anno del 100esimo anniversario della morte della grande attrice (Vigevano 1858 – Pittsburgh 1924). E’ l’occasione per rievocare e raccontare nuovamente la figura poliedrica di una delle più grandi attrici italiane di tutti i tempi e travagliato amore di d’Annunzio. All’ingresso dell’Auditorium del Vittoriale degli Italiani sarà allestito per il pubblico uno spazio espositivo con alcuni oggetti dell’attrice provenienti dalla collezione privata di Fiorenzo Silvestri e dal patrimonio archivistico del Vittoriale.

Le altre grandi mostre che fanno festa alla Duse

Dalla morte di Eleonora Duse, nel 1924, d’Annunzio tenne al Vittoriale, collocata accanto al tavolo da lavoro nella Stanza dell’Officina, una scultura del ferrarese Arrigo Minerbi raffigurante il volto dell’attrice. E’ un calco in gesso dell’opera originale E’ un calco in gesso dell’opera originale in marmo di Carrara, anch’essa conservata dalla Fondazione dannunziana. La Duse divenne per il Vate la «testimone velata» della sua ultima solitudine, la musa silente ma presente delle sue  creazioni letterarie. A fare da corona alla Festa per Eleonora Duse, la mostra “Umberto Boccioni. Dipinti e disegni inediti”. Che presenterà tredici opere mai esposte prima al pubblico del primo periodo di Umberto Boccioni (Reggio Calabria 1882 – Verona 1916); tra le oltre quaranta ritrovate negli ultimi otto anni dal curatore Alberto Dambruoso. Tre sono gli splendidi ritratti prefuturisti: uno dedicato all’amata sorella Amelia, uno che si ipotizza ritrarre l’amico e compagno nell’avventura futurista Luigi Russolo e, infine, l’ultimo, un giovinetto di cui ancora non si conosce l’identità. Spicca poi un capolavoro del primo periodo futurista, un meraviglioso ritratto di giovane donna il cui volto si distende sopra un cuscino di colore blu lapislazzuli.

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