Foti: “La protesta dei trattori è contro le eco-follie dell’Europa, il governo dà risposte concrete”
Salvini chiede di fare un passo in più per gli agricoltori, ma “bisognerebbe chiederlo a Giorgetti. Qui il problema è semplicemente aiutare chi ha più bisogno. E sicuramente chi ha un reddito fino a 10 mila euro merita di avere un’esenzione, che nessuno peraltro aveva caldeggiato quando è stata approvata la legge di bilancio”. Lo dice sulla Stampa Tommaso Foti. Sull’estensione dell’esenzione Irpef, spiega il capogruppo FdI alla Camera ad Alessandro Di Matteo, “se si trova una copertura lo si faccia pure, ma non è quello che risolve i problemi, che sono altri. Il problema è ridare redditività all’impresa agricola, colmare lo squilibrio tra costo di produzione e vendita a consumatore finale”.
“La rivolta è contro la narrazione di Timmermans e delle politiche Ue”
“Chiunque abbia parlato con qualche agricoltore sa che le politiche Ue sono un problema. È anche grazie alle pressioni di Giorgia Meloni che Ursula von der Leyen ha fatto inversione dicendo che la misura che impone di tenere i terreni a riposo deve essere sospesa, come e’ stata sospesa la norma sull’utilizzo degli agro-farmaci. Inutile – spiega ancora l’esponente di Fratelli d’Italia – far finta di non rendersi conto che la narrazione del commissario Timmermans oggi trova la rivolta da parte di tutti coloro che praticano l’agricoltura. La Pac (la politica agricola comunitaria) aveva la finalità di aiutare agricoltori sui costi di produzione per fare arrivare ai consumatori prodotti a prezzo accettabile. Oggi e’ il contrario, gli agricoltori vendono a poco e i consumatori comprano a prezzi alti. E’ una maionese impazzita su cui è meglio fare una riflessione globale”, conclude.
Foti: gli agricoltori vendono a poco e i consumatori pagano tanto
Intervistato anche da Francesco Bechis del Messaggero, Foti auspica un “fronte” contro le “eco-follie” dell’Europa, esultando per l’accordo fra governo e agricoltori in rivolta. Ma “se si minaccia è difficile dialogare”. Il governo, sui trattori, “ha fatto semplicemente il suo dovere. Gran parte delle proteste sono rivolte contro le eurofollie del Green deal e gli accordi di libero scambio. Noi diamo risposte concrete: con l’esenzione Irpef sotto i 10mila euro aiutiamo il 90 per cento delle imprese”.
Ora per tutelare il made in Italy “più controllo sulla concorrenza sleale e sui prezzi a ribasso, a partire dai prodotti extra-comunitari, lavorati senza le garanzie e gli standard che invece devono rispettare i nostri agricoltori. E abbiamo già stanziato – conclude Foti – 1,3 miliardi per il gasolio, 800 milioni per il ricambio delle macchine agricole, 8 miliardi per i fondi agricoli del Pnrr”.