Genitori e alunna picchiano il preside e un’insegnante in una scuola di Taranto per futili motivi

1 Feb 2024 14:36 - di Gabriele Alberti
scuola preside

Un altro episodio di violenza in una scuola. Preside colpito con calci e pugni da una coppia di genitori e un’alunna. Sconcerto, rabbia, indignazione per quanto avvenuto ai danni del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Europa-Dante-Acanfora.  Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e l’intera Amministrazione comunale hanno voluto dichiarare la propria vicinanza a Marco Cesario, il dirigente colpito e ora in cura nell’ospedale cittadino. Il fatto è avvenuto davanti all’ingresso della scuola. Anche una insegnante è stata aggredita in modo energico. Siamo alla follia.

L’aggressione, l’ennesima, a un rappresentante della scuola è il termometro di una tendenza che ormai si fa beffa dei principi di rispetto. La scuola è diventata negli anni bersaglio depotenziato. La presenza invasiva che i genitori hanno negli istituti scolastici sta svilendo il ruolo dei docenti. Sempre più spesso si sentono gli insegnanti affermare che “i genitori vogliono comandare”. L’attenzione del ministro Valditara dimostrate per ogni caso di aggressione verso i docenti è sempre stata costante. Tutte le sigle sindacali hanno stigmatizzato l’ennesimo grave atto di violenza. Secondo le ricostruzioni dei siti locali, il dirigente Marco Cesario, mentre era in servizio all’interno del Plesso Europa, è stato oggetto dell’attacco violento da parte di un genitore che si è scagliato contro il preside, ferendolo, dopo una discussione per futili motivi con l’insegnante della figlia.

Tutte le sigle sindacali hanno stigmatizzato l’episodio, ormai emblematico, sintomo di un rifiuto generalizzato di quella legalità di cui la scuola, soprattutto in contesti difficili, è spesso l’unico presidio. Nessuna ragione, nessuna disputa, nessuna divergenza – ha affermato il primo cittadino – può giustificare un gesto di violenza come quello subito dal dirigente. Al suo impegno è andata tutta la solidarietà dell’istituto e della cittadinanza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *