Innocenti Evasioni – Milano
Innocenti Evasioni
Via Giuseppe Candiani, 66 – 20158 Milano
Tel. 02/33001882
Sito Internet: www.innocentievasioni.com
Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: menù degustazione 75/80/100€; à la carte: 2 piatti + dolce 70€, 3 piatti + dolce 90€
Chiusura: Domenica. A pranzo
OFFERTA
Spostatosi da meno di un anno da Via della Bindellina al nuovo Candiani District, un progetto di rigenerazione urbana a Milano Nord, lo chef Tommaso Arrigoni riparte da qui con il suo locale. Il menù prevede tre percorsi degustazione, che vanno da 75 a 100 euro, e la scelta à la carte di 2 o 3 piatti più il dolce, rispettivamente a 70 e 90 euro. La cucina è di stampo tradizionale su cui va ad innestarsi qualche spunto creativo, a nostro avviso non sempre riuscito. Un piccolo cubo di farina di ceci (troppo compatto e freddo) servito su panna acida aromatizzata alla vaniglia con pomodorini è stato il benvenuto da parte della cucina, seguito da un ricco ma qualitativamente discreto cestino del pane. L’idea della panzanella di pane speziato con polpa di melanzana affumicata su crema di stracciatella, miele ed erbe aromatiche in teoria poteva essere una variante originale del noto piatto, ma in realtà era sbilanciata sulle note dolci che alla fine stancavano il palato già ad inizio pasto. Tra i primi abbiamo scelto i tortelli ripieni di borragine serviti con ciuffetti di ricotta di Seirass e fettine di prosciutto crudo del casentino di Fracassi, messi nel piatto a mo’ di tavolozza dei colori, quindi, con tutte le componenti divise che devono essere combinate per dare sapore al tutto. Il condimento, vien da sé, rimane leggermente asciutto, con la sfoglia duretta ai bordi del tortello. Buona la carne del maiale iberico scelto tra i secondi, servito su una purea di patate allo zenzero (impercettibile) e fettine di pesche al dragoncello e anice stellato che ben si sposavano con la carne tenera e saporita. In chiusura un semifreddo alle mandorle accompagnato da palline di melone al miele, riduzione di Porto rosso e croccantino, in cui il gusto della mandorla era ben in evidenza, ma l’abbinamento con il melone, a nostro avviso, non convinceva del tutto. Sottoestratto e dalla crema chiara il caffè, dall’aroma e dal sapore deboli.
AMBIENTE
Lo spazio è molto grande e arredato in stile moderno. Il grande bancone domina la sala che si affaccia su un giardino interno, in cui una parte è destinata all’orto in cui vengono coltivati diversi ortaggi ed erbe aromatiche, poi utilizzati in cucina. Una saletta chiusa da pareti a vetri è lo spazio più riservato.
SERVIZIO
Cortese ma leggermente affettato.
Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net