Intelligenza artificiale, primo sì alla legge Ue. Butti: “Contributo determinante dell’Italia”
Il Commissario europeo Thierry Breton lo ha definito un passo “storico”: il Coreper, il Comitato dei rappresentati permanenti dell’Ue, ha infatti dato il via libera all’unanimità all’AI Act, la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale. Si tratta di un passaggio fondamentale, dopo l’accordo politico raggiunto a dicembre e in vista dell’approvazione definitiva della legge che è attesa per aprile. Di “momento storico per l’Unione europea” ha parlato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, che ha rivendicato “il contributo determinante dell’Italia e del governo Meloni” su un tema che l’esecutivo ha messo anche al centro della presidenza italiana del G7.
Butti: “Un momento storico per l’Ue”
“Fin da quando l’Ue ha iniziato a discutere di AI Act, l’Italia ha compreso l’importanza fondamentale di un quadro normativo chiaro e robusto per l’intelligenza artificiale”, ha ricordato Butti, sottolineando che “il nostro obiettivo è stato quello di garantire che tutte le applicazioni di Ia, inclusi i modelli generativi all’avanguardia, operassero all’interno di un sistema di regole che fosse sia semplice che rigoroso, in grado di tutelare i diritti dei cittadini e promuovere l’innovazione responsabile”.
Il “contributo determinante” dell’Italia per arrivare a un testo condiviso
Il sottosegretario, quindi, ha spiegato che “l’iter che ha portato all’approvazione dell’AI Act è stato complesso e ha richiesto una negoziazione serrata tra gli Stati membri”. “L’Italia ha sempre sottolineato la necessità di un approccio strutturato che prevedesse norme chiare e sanzioni per le violazioni e non semplici codici di autocondotta. Grazie alla nostra diplomazia e alla capacità di dialogo con gli altri Paesi membri, in particolare con Francia e Germania, siamo riusciti a superare le divergenze, mantenendo una linea coerente con la posizione espressa fin dall’inizio”, ha chiarito ancora l’esponente del governo, ricordando il lavoro svolto per “costruire un consenso attorno a una posizione che salvaguardasse gli interessi di sicurezza, ordine pubblico e le prerogative delle forze dell’ordine”. Fra i paletti posti dalla legge anche quelli cruciali contro i deep fake e i contenuti manipolativi.
L’AI Act sarà la prima legge al mondo sull’Intelligenza artificiale
Dunque, l’approvazione unanime di oggi, in vista del voto finale, “rappresenta una vittoria significativa per l’Italia e per l’Ue nel suo insieme”, ha rivendicato Butti, sottolineando che “l’Italia continuerà a essere in prima linea in questo importante dibattito, promuovendo un’IA che sia al servizio dell’uomo e rispettosa dei valori fondamentali su cui si fonda la nostra Unione”. L’iter verso l’approvazione definitiva della legge ora prevede il voto in Commissione in Parlamento, previsto per il 13 febbraio, poi il voto in plenaria il 24 aprile e, infine, un passaggio in Consiglio.