Istat, la fiducia di consumatori e imprese continua a crescere: il 2024 parte con slancio
Continua a crescere la fiducia di consumatori e imprese nell’economia italiana presente e futura: a rilevarlo sono le stime Istat di gennaio, che certificano l’andamento positivo già registrato in precedenza. In particolare, l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 95,8 a 96,4 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 97,3 a 98,1.
I dati Istat sul clima di fiducia tra i consumatori
In relazione ai consumatori, si evidenzia un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione economica generale, su quella futura e su quella corrente; i giudizi e le attese sulla situazione personale sono improntati a una maggior cautela. Più in dettaglio: il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 99,7 a 103,1 e il secondo da 96,4 a 97,2); il clima corrente aumenta da 95,4 a 95,8, mentre il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9. “L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Tutte le variabili componenti l’indicatore sono in miglioramento ad eccezione delle opinioni sull’opportunità/possibilità di risparmiare e di quelle sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli nella fase attuale”, è il commento dell’Istat.
Per le imprese miglioramento del clima “in tutti i comparti economici indagati”
Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nella manifattura e nel commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente da 87,3 a 88,3 e da 104,0 a 106,6) mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 e da 106,7 a 107,0). “A gennaio 2024 il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’evoluzione positiva dell’indice è dovuta ad un miglioramento della fiducia in tutti i comparti economici indagati”, sottolinea ancora l’Istat.
Le associazioni di consumatori e di categoria: “Segnale positivo”
I dati Istat sono stati accolti con soddisfazione tanto dalle associazioni di consumatori quanto da quelle di categoria. “Finito l’effetto Natale e tredicesime di dicembre, era lecito attendersi un fisiologico calo della fiducia. Invece il dato è positivo”, ha commentato il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona. Per il Codacons l’aumento dell’indice di fiducia è “una crescita che rappresenta senza dubbio un segnale positivo per l’economia italiana”. Stessa valutazione anche per l’Ufficio studi di Confecommercio, che ha sottolineato anche che “la percezione di un possibile miglioramento della domanda nel breve periodo, è d’altra parte, alla base del recupero della fiducia delle imprese, fenomeno diffuso tra gli operatori economici dei diversi settori, salvo le importanti eccezioni della piccola distribuzione commerciale e del turismo”.
Gasparri: “Una conferma dell’ottimo lavoro del governo”
I dati dell’Istat “confermano l’ottimo lavoro che sta svolgendo il governo e premiano il nostro impegno e la nostra determinazione”, ha commentato poi il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri, ricordando che “Forza Italia, ad esempio, si è battuta affinché si rafforzasse il valore patrimoniale delle banche favorendo così l’economia e sostenendo le famiglie e le imprese, soprattutto quelle medio-piccole”. “C’è ancora tanto lavoro da fare, ma la nostra priorità – ha proseguito Gasparri – è tutelare l’economia libera, i consumatori e le nostre imprese anche attraverso un dialogo internazionale ed europeo. La buona manovra economica approvata inizia a produrre i suoi risultati. E, dopo la devastazione dei conti pubblici fatta da Conte e dai grillini, il centrodestra – ha concluso – dà risposte serie e chiare ai nostri cittadini e all’Italia intera”.