La Trota – Rivodutri

1 Feb 2024 0:01 - di Redazione

La Trota
Via Santa Susanna, 33 – 02010 Rivodutri
Telefono: 0746/685078
Sito Internet: www.latrota.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione: 130/150€; menù à la carte: 3 piatti 100€, 4 piatti 120€
Chiusura: Domenica sera, Martedì e Mercoledì

OFFERTA
I grissini sottilissimi stirati a mano portati in apertura e la bomba fritta ripiena di crema servita come piccola coccola finale sono due motivi, a nostro avviso sufficientemente validi, per venire qui, a La Trota dei fratelli Serva, quasi al confine tra Lazio e Umbria, in un luogo magico che sembra sospeso nel tempo. In mezzo ci sono diversi piatti a base di pesce di acqua dolce e molti altri che parlano dell’intero ecosistema che caratterizza questo territorio fatto di fiumi e di montagne. Ne è un originale esempio l’insalata di tulipani condita con una delicata vinaigrette, dalla consistenza carnosa e dal sapore che ricordava vagamente il pomodoro, la cipolla e l’aglio. Questa insalata è stato lo spartiacque tra i piatti di pesce e il piatto di carne a base di anatra (anch’esso parte dell’ecosistema in quanto è un animale che vive a pelo d’acqua), cotta magistralmente e servita con una salsa di arance amare della zona e una quenelle di sedano a rinfrescare. Tornando all’inizio del menù degustazione da 15 portate, dopo i suddetti grissini e il pane fatto in casa, accompagnati dall’olio EVO, siamo partiti con diversi piatti tutti ben realizzati e particolari, come la deliziosa coscetta di rana con acqua di rose e origano cubano e la “finta” ostrica di pesce d’acqua dolce con gel di cetriolo a dare l’idea di freschezza del mare. A seguire il carassio (pesce di fondale simile alla carpa) cotto in olio cottura e servito con una riduzione di cavolo rosso acidula e avvolto nella foglia di lattuga a creare un gustoso bonbon da mangiare in un sol boccone. Sapore più intenso per il pesce gatto marinato e poi laccato in padella, accompagnato da una pallina di mela e scaglie di mandorle. Sempre eccellente la carpa appena scottata e servita con maionese di rapa rossa, un piatto presente sin dal 2012. New entry i gamberi di fiume cotti alla brace e abbinati alla loro bisque, a dei funghi (leggermente prevaricanti) e a una spuma di patate messa sopra con il sifone direttamente al tavolo. Venire qui a La Trota e non assaggiare i capelli d’angelo fatti a mano e cotti direttamente nel piatto con un brodo di spezie fatto nella caffettiera napoletana è un delitto: la pasta è sottilissima e arricchita da una tartare di tinca messa alla base che si cuoce leggermente grazie al calore del brodo. Simpatica la piccola forchetta a forma di forcone proprio per prendere più agevolmente la pasta e a ricordare l’attrezzo agricolo che serve a prendere la paglia. Gusto deciso e persistente nel tortello con salmerino, pera caramellata a cubetti, aglio orsino e tè nero, con echi orientali e con una sfoglia che nella consistenza ricorda molto quella dei ravioli cinesi, quindi più spessa e cotta direttamente nella padella aggiungendo mano a mano brodo. Ben cotto il lucioperca con la sua pelle resa croccante, servito con una salsa di mais (che ne appiattiva un po’ il sapore) e con gli strigoli, un’erba spontanea leggermente amarostica. Ottime sia la trota con il foie gras (piatto del 2008) che l’anguilla laccata con kiwi e crescione, dalle carni grasse ma sapientemente trattate e rese nobili. Dell’insalata e dell’anatra abbiamo già detto, per poi passare allo storico dolce del 2010 a base di gelato di olive nere, salsa di mango e cannolo di cioccolato bianco, più appagante dell’altro previsto nel menù, ovvero un dessert a base di riso, nocciola, meringa di latte (a ricordare il sapore delle galatine) e salsa acidula con la quale, a nostro avviso, non si sposava bene. Sottoestratto il caffè, dalla crema evanescente e dal sapore discreto, facilmente dimenticato dall’ottima bomba alla crema, degna chiusura di un pasto pantagruelico ma concepito nelle porzioni giuste affinché il cliente non arrivi stanco alla fine.

AMBIENTE
Essenziale, moderno e raffinato nella sua elegante semplicità. Belli i tavoli che durante la stagione estiva si affacciano sul fiume.

SERVIZIO
Professionale e simpatico, per nulla autocompiaciuto e di una gentilezza genuina.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net

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