L’intervista. Comba: il caso Stellantis? La linea del governo è chiara, ti sosteniamo se produci in Italia

2 Feb 2024 20:02 - di Vittoria Belmonte
Stellantis Comba

La faccenda Stellantis? Non è una bolgia come scrive Il Fatto. “La linea del governo è molto chiara”. E dopo il ministro Adolfo Urso la ribadisce anche il deputato di FdI Fabrizio Comba, componente della Commissione Attività produttive e coordinatore di FdI in Piemonte. “L’Italia dei sussidi è finita, ma non solo per Stellantis, per tutti. E’ cambiato il paradigma della produzione industriale”.

E qual è questo paradigma? 

Che siamo pronti a supportare e sostenere chi vuole produrre nel nostro Paese. Non può valere il modus operandi di chi dice: dateci i soldi e rimaniamo.

Una sorta di ricatto? 

Non parlo di ricatto. Bisogna approfondire meglio e capire su quali basi è necessario avviare il confronto. Io non credo che ci sia alla base una volontà di ricatto.

E’ Calenda che ha parlato di ricatto…

Calenda fa una sua analisi. Per noi, ripeto, non è una questione che vale solo per Stellantis, la nostra è una politica industriale peraltro condivisa dalle forze produttive e dai sindacati.

La diocesi di Torino si dice preoccupata per le dichiarazioni di Carlos Tavares sul futuro a rischio dello stabilimento di Mirafiori e afferma che occorre pensare ai lavoratori e alle loro famiglie.  

Mi riconosco nelle preoccupazioni della chiesa torinese e nella prospettiva della diocesi: al primo posto devono esserci i lavoratori. Il sistema dell’auto torinese può essere rilanciato. Ma non è possibile fare il seguente ragionamento: noi produciamo fuori e pretendiamo di vendere macchine in Italia quando abbiamo tolto posti di lavoro agli italiani. Dobbiamo mantenere gli standard produttivi. Se si vuole utilizzare il made in Italy, che è un brand con un suo valore esponenziale, il prodotto va fatto in Italia. La premier lo ha spiegato molto bene.

Il presidente del Piemonte Cirio la spiega così:  dal momento che ogni 5000 euro di incentivi che lo stato da’ per cambiare un’auto e comprarne una elettrica, solo 1000 vengono spesi dai cittadini per compare un’auto prodotta in Italia e 4000 per vetture prodotte all’estero, il governo italiano dice che bisogna aumentare le auto prodotte in Italia

Cirio dice una cosa condivisibile, gli incentivi vanno dati nella misura in cui si produce in Italia. Se vuoi sostegno non devi delocalizzare.

Giorgetti ha fatto una battuta, ha detto che è meglio che lo Stato entri in Ferrari piuttosto che in Stellantis…

Si dicono tante cose. Noi dobbiamo incrementare la produttività. Perché questo salva i posti di lavoro. C’è tutto un indotto che lavora per produrre auto. Un know how formidabile, di qualità. Queste aziende sono pronte. Non è possibile che la Romania produce 1 milione e 300mila auto e noi siamo sotto il milione. Le nostre aziende possono fornire uno standard che altrove non si trova.

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