L’ultimatum alla madre di Navalny: “Funerale segreto o sarà sepolto in carcere”. Lei rifiuta e denuncia

23 Feb 2024 20:25 - di Luciana Delli Colli
madre navalny

Lyudmila Navalnaya, la madre di Alexei Navalny, ha respinto l’ultimatum che le era stato imposto dalle autorità russe: accettare il funerale segreto o il figlio sarebbe stato seppellito nella colonia penale in Siberia, dov’è morto. I legali della donna, inoltre, hanno presentato una denuncia contro gli inquirenti che non hanno voluto consegnarle il corpo. L’istanza, rivolta al capo del comitato investigativo del distretto di Yamalo-Nenets, chiede l’apertura di un procedimento penale ai sensi della legge contro “la profanazione dei cadaveri e della loro sepoltura“, ha reso noto Ivan Zhdanov, direttore della Fondazione anti corruzione creata da Navalny, che ha anche offerto una ricompensa a chiunque sia in grado di fornire informazioni sulla morte del dissidente.

La denuncia della madre di Navalny per la mancata consegna del corpo del figlio

“Secondo i canoni ortodossi è consuetudine seppellire i defunti al terzo giorno. Ad oggi sono trascorsi otto giorni dalla morte di Navalny, ma il corpo non è stato sepolto”, si legge nel comunicato di Zhdanov, citato dal sito Meduza. Nella denuncia si legge che l’inquirente Varapaev ha comunicato a Lyudmila Navalnaya che le cause della morte del figlio erano state accertate, ma che il funerale doveva svolgersi in segreto “senza rispetto per le tradizioni”. Inoltre, gli avvocati ricordano che il 22 febbraio Varapaev ha minacciato di “commettere azioni illegali con il corpo” per “impedire la sua sepoltura”.

L’ultimatum delle autorità: “Funerale segreto o sepoltura nel carcere in Siberia”

La morte del dissidente russo è stata annunciata dalle autorità penitenziarie il 16 febbraio, ma la madre ha potuto vedere il corpo solo la sera del 21. Alla donna è stato mostrato un referto medico secondo il quale Navalny è morto per “cause naturali”. Oggi poi era arrivato quell’ultimatum, respinto dalla donna. “Un’ora fa, un inquirente ha chiamato la madre di Alexei e le ha dato un ultimatum. O acconsente ad un funerale segreto senza un saluto pubblico entro tre ore, o Alexei verrà sepolto in una colonia penale. Lei ha rifiutato di negoziare con la Commissione investigativa perché questa non ha l’autorità di decidere come e quando deve essere sepolto suo figlio”, si legge in una dichiarazione diffusa da Kira Yarmish, il portavoce di Navalny.

La fondazione di Navalny: “Una ricompensa a chi fornirà notizie sulla morte”

La madre di Navalny “chiede il rispetto della legge, che obbliga gli inquirenti a consegnare il corpo entro due giorni da quando viene stabilita la causa della morte”. “Sulla base dei documenti medici che lei ha firmato questi due giorni scadono domani. Insiste perché le autorità permettano un funerale e un servizio funebre secondo gli usi”, ha aggiunto Yarmish. Il team Navalny intanto ha offerto una ricompensa di 20mila euro a chi fornirà informazioni sulla morte del dissidente russo. “Per informazioni utili sull’omicidio e i suoi autori promettiamo una ricompensa di 20mila euro e l’organizzazione della partenza dal Paese, se la si desidera”, ha annunciato in un videomessaggio Zhdanov. L’appello è stato anche rivolto a militari e membri delle forze dell’ordine perché contattino la fondazione in forma anonima.

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