Mal compie 80 anni: dietro “Furia cavallo del West” una carriera ricca di successi. Le canzoni più note (video)
Non c’è solo “Furia Cavallo del West” dietro Mal, il cui vero nome è Paul Bradley Couling, cantante e attore britannico naturalizzato italiano, che il 27 febbraio compie 80 anni. Strana parabola per un artista nato come sexy simbol e pop star internazionale, condannato a diventare un mito per un’intera generazione di bambini degli anni ’70.
La carriera musicale di Mal inizia negli anni ’60, nella madrepatria, con lo pseudonimo di Mal Ryder. Fonda diverse band e si esibisce con cover di rock’n’roll. Dopo due 45 giri, Cry Baby e See the funny little clown, Mal e la sua band passano alla Pye Records e pubblicano altri due 45 giri, Your Friend e Lonely Room, che fruttano al gruppo un tour di spettacoli per più di 6 mesi in Germania. Al ritorno gli Spirits si sciolgono, a causa della defezione del chitarrista che si ritira a vita privata per sposarsi.
Mal viene contattato per riformare un nuovo gruppo, The Primitives, al tempo alle prese con problemi di organico. Mal inserisce nei Primitives anche il suo batterista degli Spirits, Mick Charleton, che con il bassista Jay Roberts e il chitarrista Stuart Linnell completa la formazione.
Dopo un tour di un mese in Norvegia, Mal e soci tornano a Londra e durante un’esibizione in un locale di Soho due italiani presenti nel pubblico, Gianni Boncompagni e Alberigo Crocetta (quest’ultimo proprietario del Piper Club di Roma), propongono loro una scrittura per alcuni spettacoli in Italia.
Alla fine del 1965 cominciano i primi spettacoli al Piper di Roma, il locale più di tendenza in quegli anni per il beat italiano, dove si esibiscono anche altri artisti che riscuoteranno successo negli anni successivi, come Patty Pravo o un altro complesso sempre britannico, The Rokes. Il successo porta i Primitives a incidere un album per l’etichetta Piper Club, intitolato Blow Up, con alcune delle canzoni che suonano dal vivo. Mal riscuote ancora un grande successo fino alla fine della decade, con brani quali Bambolina (1967), Tu sei bella come sei (con cui partecipa al Festival di Sanremo nel 1969) e