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Mistero sul corpo di Navalny: “All’obitorio non c’è”. Tajani ai ministri del G7: “Mosca deve chiarire”

Politica - di Luciana Delli Colli - 17 Febbraio 2024 - AGGIORNATO 17 Febbraio 2024 alle 20:28

Mistero sul corpo di Alexei Navalny, che secondo quanto denunciato su X dalla sua portavoce, Kira Yarmysh, non si trova all’obitorio di Salekhard. “L’avvocato di Alexei e sua madre sono arrivati ​​all’obitorio. È chiuso però, anche se la colonia penale ha assicurato che era aperto e che il corpo di Navalny era lì. L’avvocato ha chiamato il numero di telefono che era sulla porta. Gli è stato detto che era il settimo a chiamare oggi. Il corpo di Alexei non è all’obitorio“, ha riferito Yarmysh, per la quale “Navalny è stato assassinato”. “A un altro degli avvocati – ha proseguito Yarmysh – è stato detto che ‘la causa della morte di Alexey non è stata ancora stabilita ed è stato effettuato un nuovo esame istologico’. I risultati dovrebbero essere disponibili la prossima settimana: è evidente che mentono e fanno di tutto per evitare di consegnare il corpo”.

Minuti di silenzio al G7 dei ministri degli Esteri, Tajani: “La Russia deve chiarire”

Oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha aperto la riunione dei ministri del G7 a Monaco di Baviera chiedendo un minuto di silenzio per il dissidente e avvertendo che “la Russia deve fare chiarezza”. “Per le sue idee e per la sua battaglia per la libertà e contro la corruzione in Russia, Navalny di fatto è stato portato alla morte. La Russia – ha detto il titolare della Farnesina – deve fare chiarezza sulla sua morte e interrompere la repressione inaccettabile del dissenso politico”.

I media russi per i diritti umani: dall’annuncio della morte arrestate più di 200 persone

Le notizie che arrivano dalla Russia, però, sono di una repressione anche nei confronti di chi semplicemente vuole deporre un fiore in memoria di Navalny: secondo quanto denunciato dalla Ovd-Info, la rete di media a sostegno dei diritti umani in Russia, più di 200 persone sono state arrestate da quando ieri è stato dato l’annuncio della morte dell’attivista. Intanto in tutto il mondo si registrano raduni spontanei per rendere omaggio alla memoria di Navalny.

La testimonianza del detenuto: “Navalny morto nella notte”

Secondo quanto riferito da un detenuto della stessa colonia penale in cui si trovava Navalny, citato da Novaya Gazeta Europe, la morte sarebbe avvenuta molto prima di quanto annunciato dalle autorità penitenziarie russe, molto probabilmente la notte fra giovedì e venerdì e avrebbe colto di sorpresa il personale del carcere. Il detenuto ha raccontato l’agitazione di quella notte, con auto arrivate improvvisamente nella colonia penale, e la stranezza di una ispezione non programmata che si è svolta ieri mattina.

La giornalista dissidente: “Alexei Navalny è stato ucciso a sangue freddo, Putin colpevole”

“Alexei Navalny è stato ucciso a sangue freddo e il colpevole è una feccia disgustosa di nome Vladimir Putin che sa solo come rubare, uccidere e fare la guerra”, ha scritto Evghenia Kara-Murza, giornalista, moglie di Vladimir Kara-Murza, esponente di spicco dell’opposizione russa, che, come Navalny, è sopravvissuto a tentativi di avvelenamento, e ora è detenuto in una colonia penale a regime speciale di Omsk, dove sconta una condanna a 25 anni di carcere per tradimento e diffusione di notizie false sulle forze armate. “Aleksei, tutto di un pezzo, passerà alla storia e Putin brucerà all’inferno per i suoi crimini odiosi”, ha aggiunto l’attivista.

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di Luciana Delli Colli - 17 Febbraio 2024