Omicidio di Carol Maltesi, ergastolo sacrosanto per Fontana: non è pazzo, è un assassino

22 Feb 2024 12:09 - di Alfredo Antoniozzi

Davide Fontana, l’uomo che uccise Carol Maltesi e ne conservò il corpo facendolo poi a pezzi, è stato condannato all’ergastolo. In primo grado aveva avuto trent’anni di carcere ma la Corte di Assise d’Appello ha correttamente riconosciuto tutte le aggravanti utili per dare la massima pena. Su questa vicenda siamo intervenuti al fianco della famiglia di Carol che ha sempre e solo chiesto giustizia.
Nessuno mai realmente può gioire dinanzi a un ergastolo e nessuno restituirà la vita a Carol ma è ciò che si può chiedere alla giustizia in un Paese liberale.
Davide Fontana ovviamente ha tentato la carta della seminfermità mentale ma gli è andata male.
Come sia stato possibile fare tutto ciò rimane un mistero che non possiamo decifrare ma era doveroso, in punta di diritto e non per fatti mediatici, che Fontana ricevesse la pena massima prevista dal codice.
Come è ormai noto presto sarà discussa la mia proposta di legge di modifica degli artt 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale.
Su questo punto mi aspetto una convergenza anche da parte della sinistra, atteso che la stragrande maggioranza delle sentenze elusive riguardano femminicidi.
Ho più volte chiarito che avere un disturbo di personalità non significhi affatto essere “folli”. Vale per i disturbi bipolari senza manifestazioni psicotiche e per tante altre manifestazioni caratteriali.
Ho sempre pensato che le carceri debbano essere luoghi di umanizzazione e mi auguro che si arrivi a dotarle di strumenti di cura e di assistenza adeguati.
Ma ciò non significa impunità. Mi sono confrontato con eminenti psichiatri, del tutto estranei alla politica e voglio sottolinearlo, come Giuseppe Nicolò, curatore del nuovo Dsm, EMI Bondi, Presidente della società italiana di psichiatria, Donatella Marazziti, Stefano Costagnoli, Angelo Ceru, Marco Giri, Pietro Ciliberti, Andrea Balbi, Gaetano Di Mattia, Gianni Giuli. Solo per fare alcuni nomi. Professionisti di cui non conosco l’orientamento politico. Tutti mi hanno confermato che avere un disturbo di personalità o bipolare senza manifestazioni psicotiche non significa affatto essere “folli”. E che anche i disturbi dell’umore con transizioni psicotiche non sono follìa.
Davide Fontana era semplicemente un assassino. Come tale è giusto che paghi e gli auguro di tutto cuore una rinascita esistenziale che lo porti a comprendere ciò che ha fatto. Nel nome di Carol, vittima innocente della malvagità.

  • Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera

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