Sanremo, serata cover. Per tutti ha vinto Angelina Mango ma arriva primo (tra i fischi) il rapper Geolier

10 Feb 2024 8:46 - di Federico Gennaccari
geolier angelina mango

La classifica della serata cover di Sanremo ricoperta di legittimi fischi per quel primo posto a Geolier, supportato dai napoletani che hanno preso d’assalto il televoto, e per quel secondo posto alla vera queen della serata, Angelina Mango che con La rondine ha emozionato, convinto, travolto tutti.

Ciò è stato dovuto a un grave errore di Amadeus che ha trasformato Sanremo in un Geolier contro tutti, un Napoli contro il Resto del Mondo, poiché sulla carta a questo punto diventa
impossibile la vittoria di una donna. Se Geolier ha vinto grazie al televoto la serata dei duetti in cui non ha particolarmente brillato,  esibendosi in un poco convincente medley di tre brani con altrettanti artisti (i rapper Gué e Luché per finire poi con Gigi D’Alessio), si capisce che il meccanismo delle giurie è sbagliato.

Il televoto, infatti, condiziona tutto, nonostante abbia soltanto il 34% del campione. Questo è un grave errore (e già si temeva qualcosa dato che hanno sostituito la giuria demoscopica con la giuria delle radio), che si aggiunge a una valutazione artistica sbagliata: quella di aver accettato (o proposto) in gara una canzone in dialetto napoletano, richiamando così l’attenzione dei napoletani di tutta Italia. Scelta sbagliatissima.

Di dialetti se ne sono ascoltati nella serata dei duetti, dal salentino di Alessandra Amoroso al sardo dei Tenores di Bitti in duetto con Mahmood e quella sarebbe stata la giusta sede per ascoltare una canzone in napoletano. La serata dei duetti doveva essere un duello al femminile e duello è stato ma solo dal secondo posto in giù. Conquistato da una straordinaria ed emozionante esibizione di Angelina Mango che ha avuto la meglio nei confronti di Annalisa (terza), mentre, come previsto sono scesi Loredana Berté e Mahmood, penalizzati dalla loro scelta di brani particolari; rispettivamente “Ragazzo mio” di Tenco nella versione rock di Ivano Fossati e “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla) facendo salire al quarto posto Ghali che ha proposto il mix “Italiano vero” (partito in arabo e concluso con “L’italiano” di Toto Cutugno) e Alfa che ha duettato con Roberto Vecchioni per “Sogna ragazzo sogna”.

Annalisa invece ha fatto il suo bravo compitino con “Sweet dreams” degli Eurythmics, mentre Angelina Mango è stata la vera sorpresa della serata perché la sua interpretazione de “La rondine” è stata davvero struggente. Ha trasformato una canzone ritmata del padre (l’indimenticabile Pino Mango) in una sorta di preghiera con quel “Dove sei, dove sei” del refrain che assumeva il significato dell’invocazione di una figlia che si rivolge al papà scomparso troppo presto (lei aveva tredici anni), “la rondine volata via”. Davvero da brividi e ha emozionato tutti.

Tra gli altri duetti i più convincenti, a nostro avviso, sono stati: Irama con Riccardo Cocciante per «Quando finisce un amore»; Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani («Che sia benedetta» della Mannoia e «Occidentali’s karma» di Gabbani con la Mannoia che si è scatenata a ballare); Mr.Rain con i Gemelli Diversi per «Mary» accompagnati dall’esibizione delle Farfalle, la nazionale di ginnastica ritmica; Alessandra Amoroso con i BoomDaBash per un Medley salentino concluso da “Karaoke” e i Negramaro con Malika Ayane per una particolare versione de “La canzone del sole” di Lucio Battisti, mentre Fred De Palma con gli
Eiffel 65 ha rappato omaggiando Amadeus e il Festival nel cosiddetto freestyle (improvvisazione).

Un verdetto quello della vittoria di Geolier di ieri sera che pone seri dubbi sul televoto (meccanismo che non ci ha mai convinto) anche perché non si capisce chi ci guadagna con i 50 centesimi spesi da chi vota e anche per il fatto di aggiungere i voti della serata dei duetti a quelli delle serate precedenti.  Stasera maratona conclusiva con il televoto che stabilirà i cinque finalisti i quali saranno poi votati da televoto, sala stampa e radio per una serata che sarà davvero all’insegna di Geolier contro tutti.

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