Sardegna: centrodestra unito e show per Truzzu. Meloni: “Da noi idee, da sinistra solo fango”
“Viva Truzzu, viva l’Italia, viva la Sardegna!”. Tremila e cinquecento persone in piedi per Giorgia Meloni, che ha chiuso il comizio unitario del centrodestra a Cagliari con un’arringa per il candidato del cuore. “Paolo fa politica da quando non aveva nulla da guadagnare, altro che amichetto mio”, ha ruggito Giorgia. Ma la prima ovazione era stata per lui, per l’irriverente sindaco di Cagliari salito sul palco forte della “scorta” politica di prestigio, la triade che governa l’Italia, Tajani, Salvini e Meloni, uniti e presenti per lui alla Fiera di Cagliari. Truzzu, come sempre, è stato incisivo da subito: “Mi vedete?”, ha urlato alla folla della Fiera di Cagliari che lo acclamava. Poi ha attaccato a testa bassa: “Nei giorni scorsi un signore che si chiama Conte, di nome ma non di fatto, ha detto che sono un ologramma, che sono sparito. Il 26 febbraio ci vedrà arrivare”, ha concluso Truzzu parafrasando Elly Schlein. Poi s’è fatto serio: “Il 25 sarà una giornata importante: queste elezioni sono fondamentali perché in gioco c’è il futuro dei sardi e della Sardegna”. Paolo Truzzu ha infiammato il pubblico della Fiera di Cagliari celebrando la “coalizione civica, sardista e autonomista”. E il campo largo messo in campo dal centrosinistra? “C’è chi per logiche di potere e spartizione di poltrone ha voluto fare della Sardegna un esperimento – ha detto – Non siamo la cavia del Pd e dei Cinque stelle”.
Per Truzzu la triade del centrodestra Meloni, Salvini e Tajani
La Sardegna, dunque: un test politico cruciale al quale il centrodestra si presenta compatto, con i tre leader sul palco, a darsi il cambio, a rilanciare l’azione di governo mentre a sinistra la candidata ufficiale di Pd e M5S, Alessandra Todde, chiede ai capetti di non farsi vedere per non rovinarle l’immagine. Non a caso, quando la Meloni è salita sul palco, dopo gli interventi di Salvini e Tajani, s’è rivolto direttamente al candidato presidente: “Ringrazio Paolo Truzzu per aver accettato di raccogliere questa sfida. Voglio dirgli di non preoccuparsi per il tanto fango che hanno tentato e che tenteranno di gettargli addosso, ci siamo passati tutti”. Poi ha aggiunto: “Il fango degli avversari penso sia sempre una buona notizia, dimostra il nervosismo di partiti senza identità che dimostrano loro vera natura di partiti estremisti e rabbiosi che non hanno nulla da dire di positivo”, ha rimarcato Meloni. “La nostra visione, i nostri programmi, li abbiamo esposti, certo, anche loro hanno idee… La candidata del campo largo, alla domanda sui programmi, ha risposto… l’antfascismo… La verità è che noi abbiamo le idee, loro l’ideologia…”, ha aggiunto Giorgia.
Poco prima Matteo Salvini aveva riso delle narrazioni sui giornali di un centrodestra diviso: “Fatemi dire che l’unità che state dimostrando è la cosa più preziosa e in chiave nazionale ve lo dico e ci stavamo sorridendo prima. Più sul Corriere e sulla Repubblica provano ad allontanare me e Giorgia più io e Giorgia andiamo avanti insieme, compatti, come una sola persona per cinque anni, non un minuto di meno. Su questo palco ho sentito le stesse parole dal governatore uscente dal governatore entrante, fatemi dire grazie a Christian Solinas e buon lavoro a Paolo Truzzu”, ha poi concluso.
Tajani, dal canto suo, ha ricordato l’amore di Berlusconi per la Sardegna: “Non abbiamo mai dimenticato l’impegno e la realizzazione di un uomo che amava la Sardegna come la sua terra, quell’uomo si chiamava Silvio Berlusconi e fino all’ultimo giorno della sua vita ha guardato alla sua Sardegna. La terra amata per la quale si è battuto sempre”. Berlusconi “aveva preso l’impegno di aumentare fino a un milione di lire le pensioni e lo fece -ricorda-. E adesso ci siamo impegnati a portare a mille euro le pensioni minime, lo faremo entro la fine della legislatura”.
Lo spread, la libertà e i successi del governo
Riforme, sanità, infrastrutture e tanti successi del governo rivendicati dalla Meloni. “Lo spread è stabilmente sotto i 150 punti, anche qui record. Come abbiamo fatto? Abbiamo smesso di buttare i soldi della gente dalla finestra” dopo governi “che hanno lasciato una eredità pesantissima che grava su ciascuno di voi”. Poi il messaggio alle donne: “Abbiamo concentrato le risorse sulle madri lavoratrici. La libertà non è farsi chiamare la ‘presidenta’, ma non dover rinunciare ai propri desideri, e quella libertà la stiamo garantendo noi”. Ed ancora, il tema della sicurezza del lavoro. “C’è una proposta iniziativa di Fdi per portare il tema della sicurezza sul lavoro nelle scuole per aggiungere un’ora per insegnarla che dovrebbe essere approvata nei prossimi giorni se ci sono altre proposte su questo tema sono assolutamente a disposizione penso non sia un tema su cui dividerci ma su cui lavorare insieme”. Grande orgoglio anche sul fronte del lavoro. Al governo stiamo dimostrando “che se lavori con dedizione e senza condizionamenti i risultati possono arrivare. Attualmente l’Italia ha il record storico del tasso di occupazione, di contratti stabili. Il tasso di occupazione è trainato soprattutto dalla crescita del lavoro femminile. Abbiamo smesso di spendere i soldi dei cittadini per pagare chi non lavora e abbiamo dato soldi in più a chi lavora. I risultati si vedono nei numeri”, ha rivendicato la premier. Infine una battuta sulle riforme: “”Faranno di tutto per fermare questa riforma ma alla fine arriverà da voi con un referendum confermativo. Ce lo direte voi, e io sono certa che l’Italia sa da che parte stare. Lo dico scherzando, se noi riusciamo a portare a casa una riforma del genere io posso smettere di fare questo lavoro”…
Domenica si vota, finalmente.