Strage di Altavilla, una setta con 10 adepti dietro la carneficina. I pm hanno tutti i nomi
La setta non è più soltanto un sospetto nell’indagine sulla tragedia di Altavilla Miliacia. Dietro a Giovanni Barreca, il muratore che ha massacrato moglie e figli durante un folle rito di purificazione dal demonio, e ai suoi due complici, c’è un gruppo di fanatici religiosi. Gli inquirenti hanno nomi e cognomi degli adepti, una decina di persone – riporta il Corriere online – che si riuniva in preghiera con la coppia formata da Massimo Carandente e dalla sua compagna, Sabrina Fina: i due coniugi accusati di aver aiutato il muratore a sterminare la sua famiglia, inducendolo a credere alla possessione del demonio. Anche se il legale della coppia respinge le accuse. Il gip di Termini Imerese, che ha messo in carcere i tre indagati, ha parlato di “una connotazione criminale più ampia” e ha definito le persone coinvolte come un “gruppo religioso”.
“Fratelli di fede”: setta di 10 adepti dietro la strage di Altavilla Milicia
«Fratelli di fede», si è espresso il gip, che sarebbero – forse- stati «a conoscenza della situazione del nucleo familiare preso di mira», che avrebbero saputo, dunque, che nella villetta di Altavilla Milicia, teatro del massacro, si svolgevano deliranti riti di liberazione dagli spiriti. Lei, Sabrina Fina, dell’ossessione religiosa aveva fatto anche un business – ricostruisce la Stampa– pubblicizzando sul web messaggi da esorcista insieme a integratori, tisane e prodotti per la cura del corpo. Lui, Massimo Carandente parlava di igiene dell’anima e scriveva: «Ora il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire». Durante gli interrogatori a parlare di questo gruppo è stata anche la prima figlia di Barreca, la 17enne che ha confessato di aver preso parte alle torture dei familiari “posseduti dal diavolo”. Anche lei, come la coppia di amici e il padre, è in carcere per omicidio aggravato e soppressione di cadavere. La ragazza – si apprende- avrebbe mandato alcuni messaggi agli amici del fratello 17enne, fingendo di essere lui e cercando così di non creare allarme.
Setta di 10 adepti: cosa sapevano della famiglia Barreca?
Se è ormai chiaro che lo scenario “satanista” va oltre la coppia di “amici” dei Barreca, è ancora da capire cosa gli adepti della congrega frequentata da Carandente e dalla sua compagna sapessero di preciso della situazione: se cioè, come ipotizzato dal gip, i “fratelli di fede” dei tre si siano limitati a pregare per la salvezza della famiglia Barreca; o se fossero, invece, a conoscenza delle pratiche violente che hanno poi portato alle torture e agli omicidi di Antonella Salamone: la moglie 40enne del muratore, e dei suoi due figli maschi Kevin, 16 anni, ed Emanuel di appena 5. Attualmente, nessun membro del gruppo è stato ancora sentito dagli inquirenti. Si attende di analizzare il contenuto dei telefonini e dei pc degli indagati. Anche la figlia 17enne che ha confessato di aver partecipato alle sevizie dei familiari “posseduti dal diavolo” ha fatto riferimento agli altri adep0ti della setta: «Massimo e Sabrina ci avevano detto che domenica saremmo dovuti andare nella loro chiesa per testimoniare. Credo che la chiesa sia a Termini Imerese», ha detto agli investigatori durante il drammatico racconto in cui ha confessato di avere partecipato all’orrore.