Tragedia a Bergamo, Camilla muore nel sonno a 17 anni: sospetti sulla cena a base di sushi

27 Feb 2024 18:29 - di Penelope Corrado
Camilla Ceresoli

Sono si sono svolti in una chiesa stracolma i funerali di Camilla Ceresoli, la studentessa di 17 anni morta improvvisamente nel sonno, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 febbraio a Urgnano. Una notizia che, nell’epoca dei social, ha impressionato moltissimi lettori, non solo della provincia di Bergamo. Una morte che appare inspiegabile, almeno per le dinamiche che riferiscono i quotidiani locali.

La tragedia alle porte di Bergamo

Sulla vicenda il Corriere della Sera ha riservato un approfondimento nell’edizione locale, ricostruendo le ultime ore della giovane. «Il cuore di Camilla ha smesso di battere nella notte fra sabato e domenica. Aveva trascorso la serata in compagnia del fidanzato, insieme erano andati a mangiare sushi a Treviglio, prima di rincasare e addormentarsi. A fare la drammatica scoperta domenica, poco prima di pranzo, è stata la mamma Francesca Ferri, andandola a svegliare. Il papà, dirigente della Asd Oratorio Urgnanese Calcio, era uscito di casa per seguire una partita».

Camilla Ceresoli, 17 anni, pallavolista: i sospetti sulla cena di sushi

Anche Camilla pratica sport a buon livello: era infatti una giocatrice di volley. Prima a Cologno, poi a Urgnano, Lurano e Spirano nell’Under 18 e in prima squadra: «Era un’agonista grintosa, la chiamavano “bomberina” in battuta», ricordano i genitori al cronista del Corriere. Sabato sera, quando si è coricata, non aveva alcun sintomo e, secondo la famiglia, aveva esami medici perfetti, scrive ancora il quotidiano.

Sono addirittura sgomenti tutti i componenti della società sportiva di Camilla, che si sono uniti al dolore della famiglia dedicandole un messaggio colmo di affetto. «Ciao Camilla ancora fatichiamo a crederci…in questo profondo dolore per la tua partenza improvvisa rimangono la luce dei tuoi occhi e la forza che ci hai donato. Nei momenti difficili hai saputo riunirci in un grande abbraccio attorno a una palla ed è con questo tuo esempio d’amore per lo sport e per la vita che andremo avanti come tu avresti voluto».

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