Trattori, governo al lavoro per dimezzare l’Irpef per redditi da 10-15mila euro. Meloni: capisco le proteste, le Europee saranno dirimenti
E dal governo arrivano le prime risposte agli agricoltori concentrate in un emendamento dell’esecutivo sulla problematica Irpef, con una norma che oltre alla restituzione dell’esenzione Irpef fino a 10 mila euro, aggiunge una riduzione dell’importo da pagare per i redditi fino a 15 mila euro. La notizia filtra da Palazzo Chigi: fonti vicine al dossier spiegano che il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla questione dell’Irpef. La misura non sarà in vigore solo quest’anno: il viceministro Maurizio Leo e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida vorrebbero renderla semi-strutturale, garantendone la vigenza a medio termine.
Protesta dei trattori, il governo al lavoro su una proposta concreta
Mentre prosegue la protesta dei trattori, al ministero dell’Agricoltura si è tenuto un incontro tra il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra e sei rappresentanti del movimento Riscatto agricolo. «È stato un incontro positivo», ha dichiarato Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto agricolo. «È il momento di fare un cambio di passo sulla politica agricola comunitaria, semplificando l’erogazione degli aiuti. Scongiurando tagli finanziari. Dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre», ha affermato La Pietra. Il governo sta valutando l’ipotesi di una Irpef dimezzata per redditi agricoli 10-15 mila euro.
Sale l’esenzione Irpef: -50% per redditi da 10 a 15mila euro
Sono circa 387mila le aziende agricole che potrebbero godere dell’esenzione Irpef, sulla base della proposta del Governo di limitare l’esenzione ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di 10mila euro. La stima è di Coldiretti e riguarda un comparto che, come ha ricordato la premier Meloni anche oggi, «è in una condizione molto difficile in Europa», sottolineando ai microfoni del Tg5 che l’ha intervistata come «noi abbiamo una situazione per la quale aumentano i costi di produzione e diminuiscono i prezzi di vendita».
Pronto l’emendamento al Milleproroghe
Un mondo che nelle ultime settimane si è mobilitato presidiando strade e autostrade e per il quale, come riferiscono fonti parlamentari di maggioranza, «il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef. Una norma che prevede, oltre alla franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, anche una riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro».
Riduzione ed esenzione: ecco chi è interessato dalla norma
«Una norma – si specifica – che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice». Per le stesse fonti, allora, si tratta di un emendamento al Milleproroghe che è «la dimostrazione dell’impegno massimo del governo Meloni e della vicinanza agli agricoltori in questi 16 mesi. Un risultato, al di sopra delle aspettative, che certifica il raggiungimento dell’accordo all’interno della maggioranza, che si deve al lavoro congiunto dei ministri Giorgetti, Lollobrigida e Ciriani e del viceministro Leo, che si sono prodigati per reperire le risorse necessarie a coprire i costi della misura». Una misura sulla quale fonti della Lega hanno espresso «grande soddisfazione» per «la determinazione del governo a rivedere il provvedimento sull’Irpef, così come richiesto sin dalla scorsa settimana da Matteo Salvini», sottolineano dal Carroccio.
Trattori, Meloni: «Capisco le proteste, non si salva l’ambiente facendolo contro gli agricoltori»
Una risposta alle rivendicazioni degli agricoltori, quella del governo, che la Meloni ancora oggi ha ribadito di comprendere e di tenere in grande considerazione. «Capisco le proteste, ovviamente, perché l’agricoltura è in una condizione molto difficile in Europa. Noi abbiamo una situazione per la quale aumentano i costi di produzione e diminuiscono i prezzi di vendita», ha sottolineato la premier Giorgia Meloni al Tg5, puntando contestualmente il dito contro le «follie» di quella «che dicevano fosse una transizione ecologica, ma in realtà era una transizione ideologica. E se qualcuno ha pensato di poter salvare l’ambiente facendolo contro gli agricoltori piuttosto che con gli agricoltori, semplicemente non sa di cosa parla», ha rimarcato il presidente del Consiglio. Osservando infine: «Chiaramente, per modificare tutto questo le prossime elezioni europee fanno la differenza. Quello che oggi gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier».
Trattori, il Masaf apre al confronto: e in casa Riscatto agricolo si respira aria più serena
Nel frattempo, in casa Riscatto Agricolo, il movimento protagonista nei giorni scorsi della protesta con i trattori giunta fino a Roma, si respira un’aria più serena. E anche una certa soddisfazione. È quanto è emerso dalle voci dei rappresentanti che oggi sono stati ricevuti al Masaf dal sottosegretario Patrizio La Pietra. «Giudichiamo molto importante e costruttivo quanto avvenuto questa mattina durante l’ultimo incontro al Masaf in merito alla condivisione dei principali punti programmatici. Punti che Riscatto Agricolo ha depositato venerdì scorso nelle sue mani», hanno commentato. Del resto la principale richiesta che avevano avanzato, quella della istituzione di un tavolo permanente di confronto anche con loro rappresentanti, è stata accolta.
Il sottosegretario La Pietra: «Le porte del ministero sono e saranno aperte a tutti»
«Siamo molto soddisfatti del fatto che, attraverso questi incontri, oggi Riscatto Agricolo è riconosciuto istituzionalmente nelle rappresentanze agricole, nei confronti del governo e del parlamento – hanno sottolineato –. Rapporti che coltiveremo con grande professionalità e dedizione. Per giungere quanto prima a definire le necessità urgenti del nostro Paese in risposta alle difficoltà che il mondo agricolo sta vivendo». Un riconoscimento confermato dal sottosegretario La Pietra. «Le porte del ministero sono e saranno aperte a tutti: sindacati. Imprese. Organizzazioni, vedi il caso di Riscatto Agricolo, che come noi tengono al futuro dell’agricoltura», ha detto La Pietra al termine dell’incontro di oggi. Annunciando contestualmente anche l’apertura di un tavolo di confronto nelle prossime settimane.