Truzzu si prende la responsabilità della sconfitta: “Cagliari ha votato contro di me più che per Todde”
Quando mancano solo una ventina di sezioni da scrutinare, il candidato del centrodestra sconfitto per un pugno di voti, Paolo Truzzu si prende tutta la responsabilità del risultato: che vede primeggiare Alessandra Todde con il 45,4% contro il suo 45%. La responsabilità della sconfitta “è del sottoscritto e di nessun altro”. Sono le prime parole del sindaco di Cagliari durante la conferenza stampa della mattinata, durante la quale ha anche annunciato di aver chiamato la neo-governatrice “per farle i complimenti”. “Le ho detto che ci rivedremo in Consiglio regionale. Abbiamo perso davvero per uno sputo, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare”, ha poi ricordato.Dopo uno spoglio infinito, il risultato si è consolidato poco prima delle due di stanotte. Tra i due, una differenza di poco meno di tremila voti. Lo scrutinio delle rimanenti 22 sezioni elettorali sarà completato, come previsto dalle norme vigenti, dagli uffici dei Tribunali dei rispettivi territori.
Sardegna, Truzzu: “A Cagliari un voto contro di me più che per Todde…”
”A Cagliari mi pare che ci sia stato più un voto contro di me che per Todde”, ha commentato Truzzu. A chi gli chiede conto dei voti di differenza tra il suo risultato personale e nquello delle liste del centrodestra, non drammatizza. “Il voto disgiunto c’è sempre stato“, circoscrivendo il risultato suprattutto sulla città di cui è sindaco: convinto che sull’esito “ha inciso molto il risultato di Cagliari”. “Il risultato dice che ho sbagliato e i cittadini non hanno apprezzato quello che ho fatto. Al 99% rifarei le stesse scelte- – dice Truzzu- ho cercato di dare una visione alla mia città e probabilmente non sono riuscito a comunicarla al meglio ai cittadini”. Si era parlato, in nottata di un possibile riconteggio dei voti in alcune sezioni , è stato netto.
Truzzu: “Ho mandato un messaggio stamattina alla premier Meloni”
”Non chiederemo alcun riconteggio perché il riconteggio eventualmente lo fa il Tribunale – ha specificato -. Una volta che avremo i dati del Tribunale valuteremo con i dati che abbiamo dalle nostre sezioni, dai nostri rappresentanti di lista, qual è la situazione. E se pensiamo che ci sia un elemento per poter fare un ricorso lo faremo. Ma non è una cosa oggi all’ordine del giorno perché non ci sono le condizioni. Non sappiamo qual è il risultato, non abbiamo il verbale della Corte d’Appello. I ricorsi si fanno quando c’è un risultato conclamato”. E a chi gli chiedeva se avesse sentito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha risposto: “Le ho mandato un messaggio stamattina”.