Un tema su Giulia Cecchettin fa scoprire stupro e violenze su una ragazza commesse dal suo fidanzato

2 Feb 2024 11:34 - di Marta Lima

Un un tema sul caso di Giulia Cecchettin, la studentessa uccisa dall’ex fidanzato, ha raccontato di aver subito violenza e i professori, dopo aver letto il compito, hanno lanciato l’allarme così l’ex fidanzato della ragazza è stato denunciato. A riportare la notizia è ‘il Messaggero secondo cui la studentessa 16enne, in provincia di Latina, ha trovato il coraggio di scrivere, perché non ce l’aveva fatta a parlare, e a raccontare che il suo ex la stava perseguitando.

Il tema su Giulia Cecchettin e la scoperta dello stupro

“Secondo quanto raccolto dai militari di Formia, diretti dal maggiore Michele Pascale, la studentessa, già all’indomani della morte di Giulia Cecchettin, aveva esternato il suo stato d’animo in quella verifica scritta e aveva scritto in terza persona singolare che l’amore è cosa ben diversa dall’essere pedinata, minacciata e costretta a subire atti sessuali contro la propria volontà immortalati in un video con un telefonino – racconta il quotidiano – Un chiaro segnale d’allarme immediatamente colto dalla docente di italiano che ha sottoposto il compito alla dirigente scolastica. A quel punto è stato chiesto l’intervento della psicologa dell’istituto e sono stati avvertiti i genitori che sono riusciti a farsi raccontare quanto stava succedendo e si sono rivolti ai carabinieri”.

Le accuse al giovane: violenza sessuale e atti persecutori

Come riferisce il quotidiano, “il giovane è accusato di violenza sessuale e atti persecutori e nei suoi confronti è stata emessa la misura cautelare dal Tribunale dei minori di Roma dell’obbligo di dimora a casa. Il sedicenne, assistito dall’avvocato Massimo Signore, ieri davanti al giudice per le indagini preliminari ha fornito la sua versione e negato gran parte degli addebiti, in particolare quello di aver costretto la giovane a un rapporto sessuale non consenziente. Ha sottolineato che erano ‘fidanzati in casa’ dall’aprile del 2022 e che la sua è sempre stata ‘una semplice gelosia’. Di tutt’altro avviso la Procura dei minori che ha emesso la misura cautelare con l’accusa non solo di atti persecutori ma anche di violenza sessuale. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale dei minori di Roma, Paola Manfredonia, la difesa del ragazzo ha chiesto la revoca della misura cautelare definendola inattuale rispetto al periodo in cui si sarebbero verificati i fatti e ha prodotto video e foto sostenendo che i lividi e le contusioni evidenziati dalla vittima sarebbero conseguenza degli allenamenti di kickboxing. Il gip si è riservato sulla decisione”.

 

 

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