Von der Leyen: “Un Commissario Ue alla Difesa”. In Europa finalmente cadono i tabù

17 Feb 2024 16:33 - di Viola Longo
von der leyen

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che in caso di rielezione alla guida del governo europeo istituirà un Commissario alla Difesa. L’annuncio, che per la verità era nell’aria, è arrivato nel corso della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza ed è stato accompagnato anche dall’anticipazione del piano per la strategia industriale Ue nel settore. Diversi fattori concorrono a questa presa di posizione: il contesto geopolitico che ha reso evidente che la pace non è un bene scontato, le dichiarazioni di Trump sulla Nato e, anche, nel caso specifico di von der Leyen la costruzione di un percorso che nei suoi auspici la possa riconfermare numero uno a Bruxelles.

La presa di coscienza Ue sulla necessità di una difesa comune

Sebbene all’apparenza possa apparire la meno cruciale, quest’ultima circostanza è in realtà particolarmente significativa dal punto di vista dei posizionamenti politici interni all’Unione. Evidentemente von der Leyen sa che il tema ora è ampiamente sentito, dopo anni in cui parlare di investimenti militari era un tabù. Non a caso, sempre a Monaco, anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che “indipendentemente da come finirà la guerra della Russia in Ucraina e dall’esito delle elezioni su entrambe le sponde dell’Atlantico, una cosa è chiarissima: noi europei dobbiamo fare molto di più per la nostra sicurezza, ora e in futuro”.

L’Italia in prima fila anche su questo tema

Si tratta, anche in questo caso, di un cambio di passo che il governo italiano ha fortemente caldeggiato da quando si è insediato. Il premier Giorgia Meloni infatti a più riprese, e soprattutto molto prima dell’intemerata di Trump, ha richiamato l’attenzione dei partner sull’esigenza per l’Unione di farsi carico delle proprie responsabilità e dotarsi di un proprio credibile sistema di difesa, anche come “colonna europea della Nato” da affiancare a quella americana. Posizioni ribadite dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, e oggi nuovamente confermate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Tajani: “Assolutamente favorevoli a un Commissario Ue alla Difesa”

Il titolare della Farnesina si è detto infatti “assolutamente favorevole” alla proposta di von der Leyen di istituire nel prossimo mandato un commissario alla Difesa. “Senza una difesa europea non possiamo essere protagonisti in maniera paritaria nell’Alleanza atlantica e non possiamo svolgere un’azione efficace di politica estera”, ha avvertito Tajani.

Von der Leyen anticipa il piano strategico per la Difesa Ue

Va in questa direzione anche il piano per il settore annunciato da von der Leyen e che dovrebbe essere presentato nell’arco di circa tre settimane. Si tratta di un programma articolato in quattro punti principali che, tra l’altro, incrocia un altro tema cruciale più volte posto dal governo italiano: la capacità dell’Europa di rendersi quanto più autonoma possibile in tutti i settori strategici, anche capitalizzando le ricadute interne di questa ritrovata autodeterminazione.

La lezione ucraina, il coordinamento tra le forze dell’ordine, la capitalizzazione degli investimenti

“Dobbiamo spendere di più. Se guardiamo le cifre, quest’anno c’è stato un aumento del 20% rispetto allo scorso anno, ma non è ancora sufficiente”, ha detto von der Leyen, illustrando il primo punto del piano, secondo quanto riferito dall’Agenzia Nova. “Questo significa un approvvigionamento più unito e un aumento degli investimenti”, ha detto a proposito del secondo punto, sottolineando l’importanza di avere un approvvigionamento “prevedibile e affidabile” e la garanzia di una “interoperabilità delle nostre forze armate“. Il terzo punto prevede che la spesa sia indirizzata sul suolo europeo, dunque che abbia una ricaduta economica interna. “Sono i contribuenti europei che investono miliardi e miliardi, quindi vogliamo un ritorno sugli investimenti. Vogliamo buoni posti di lavoro qui in Europa”, ha detto von der Leyen. Infine, l’importanza di fare tesoro di quanto sta avvenendo in Ucraina, dove “stiamo imparando molto sul campo di battaglia”. “Questo è il motivo per cui ora integreremo l’Ucraina nei nostri programmi di difesa e apriremo un ufficio a Kiev per l’innovazione della difesa insieme all’Ucraina. Perché questo è il livello successivo che stiamo raggiungendo”, ha spiegato, sottolineando che “la Russia sta sacrificando giovani uomini sul campo di battaglia e reperendo rapidamente armi prodotte in Corea del Nord e in Iran. Dobbiamo quindi superare la Russia in astuzia”.

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