Aggressione col machete a Torino, fermato un giovane sospettato: è di nobile famiglia piemontese

20 Mar 2024 21:03 - di Redazione

La polizia ha sottoposto a fermo un italiano di 23 anni poiché indiziato del tentato omicidio con un machete in via Panizza 3 a Torino ai danni di un coetaneo. Si era recato sul posto a bordo di un motociclo condotto da un complice e, dopo aver colpito la vittima con più fendenti, aveva fatto perdere le proprie tracce. Localizzato presso un albergo cittadino, si indaga sul movente e si cerca il complice.  Il movente è in corso di accertamento: l’ipotesi di gelosie legate a una ragazza sembra non essere l’unica al vaglio degli investigatori, considerata la violenza dell’agguato.

Sarebbe un discendente di un ramo di un’antica e nobile famiglia piemontese Pietro Costanzia di Costigliole, il 23enne fermato. Pietro risulta nato a Milano e residente a Torino, anche se per un lungo periodo ha soggiornato in Spagna. Negli archivi araldici risultano tracce di Costanzia, signori di Costigliole, già nel XIII secolo. Il capostipite sarebbe Antonio, investito della signoria nel 1247.

Il sospettato è stato ascoltato dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Mario Bendoni, in presenza di due avvocati difensori e ha affermato di essere completamente all’oscuro dell’episodio. Quando è stato fermato dalla polizia pare che fosse convinto che si trattasse dell’esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria iberica, visto che in Spagna aveva soggiornato per un certo periodo. Una caccia all’uomo quella degli investigatori della squadra mobile della questura del capoluogo piemontese che era iniziata lunedì pomeriggio. Subito dopo il ferimento del 24enne si erano messi sulle tracce dei suoi aggressori. Le condizioni del giovane, ricoverato all’ospedale Cto, rimangono gravi. I chirurghi lo hanno sottoposto a un intervento durato oltre quattro ore in cui gli hanno dovuto amputare la gamba sinistra, seriamente compromessa per i colpi ricevuti.

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