Basilicata, Calenda sceglie Bardi. E spunta l’audio-choc sul Pd: “Trattati da ebrei deportati”
“Ci trattano come ebrei destinati alle camere a gas…”. Nelle stesse ore in cui ieri Pd, M5S e qualche altro cespuglio di sinistra annunciavano il nuovo candidato del “campo stretto”, Piero Marrese, il lucano “calendiano” Marcello Pittella, ex presidente della Regione per il centrosinistra e referente in Basilicata di Azione, spediva ad amici e sostenitori un audio-choc nel quale spiegava, con una metafora dolorosissima, la decisione di uscire dal fronte del centrosinistra e di sostenere il candidato del centrodestra, in Basilicata, Vito Bardi. “E’ proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono uno che deve morire”, si sente nell’audio. “Gli ho proposto un patto, con me candidato presidente. Lui ha detto che Basilicata Casa Comune senza lui candidato presidente non si può fare. Noi non possiamo andare a ruota di Chiorazzo. E quindi aderiamo al centrodestra”. Dopo il pasticcio su Lacerenza, arriva anche Lafrittata su Marrese…
Basilicata caos, Azione di Calenda sosterrà Vito Bardi
Poche ore dopo la diffusione dell’audio, arriva dunque l’annuncio ufficiale del partito di Carlo Calenda: “Azione sosterrà il governatore uscente Vito Bardi (Forza Italia), ricandidato alla guida della coalizione di centrodestra“, dicono il segretario lucano del partito, Donato Pessolano e lo stesso Pittella. ”Avendo preso atto” della situazione, ”l’indicazione arrivata dalla direzione regionale del partito, condivisa dal segretario nazionale, è stata quella – hanno annunciato – di strutturare un’alleanza programmatica, con obiettivi chiari e su punti ben precisi con la coalizione di centrodestra. Abbiamo incontrato il candidato Presidente Vito Bardi e abbiamo condiviso assieme elementi del suo programma sui quali costruire un’intesa”. Sulle elezioni in Basilicata, ”dopo mesi di tentativi per costruire un’alleanza riformista in una regione dove il nostro partito ha conquistato una centralità prendendo il 12.2% alle elezioni politiche, abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Pd e del M5S di tenere Azione fuori dalla coalizione”.
Nel mirino ci sono il Pd di Schlein e il M5S di Conte
Durissime le accuse a Pd e M5S: ”È evidente che l’obiettivo di questi partiti è anzitutto quello di ridefinire gli assetti dell’opposizione nazionale e lucana – hanno aggiunto – piuttosto che lavorare per il buon governo della regione. Lo spettacolo di queste ore di candidati ritirati, rilanciati e bruciati; i conflitti interni al Pd e al M5s, l’assenza di qualsiasi ragionamento sul programma dimostrano che governare una regione con veti e conflitti non è possibile. E a questo soprattutto si dedica la sinistra lucana”.
L’alleanza programmatica con Bardi si baserà su alcuni punti in particolare come ”il necessario rilancio della sanità e del welfare, una riorganizzazione e una implementazione della governance regionale, l’individuazione di strategie per lo sviluppo che valutino anche l’istituzione di un fondo sovrano contro lo spopolamento, una strategia per la cultura che veda Matera come faro”. Inoltre – hanno detto ancora gli esponenti di Azione – le nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale, la transizione energetica e digitale, le grandi partite industriali tra cui l’automotive. Nel programma di Bardi, particolarmente rilevante per noi di Azione, l’attenzione al mondo del lavoro e la lotta al precariato, con un focus particolare in favore dell’agricoltura e puntando a una governance performante della forestazione. “Spiegheremo ai cittadini, come abbiamo sempre fatto, le ragioni della nostra scelta – hanno aggiunto Pittella e Pessolano – e racconteremo con forza gli impegni e i nostri progetti per la Basilicata che condivideremo con la coalizione a sostegno del Presidente Bardi. Vogliamo ringraziare il segretario Carlo Calenda per gli sforzi fatti in queste ore per trovare una intesa politica e per la grande sensibilità umana che ci ha consegnato”.