Campolarghisti in lacrime. Tramonta l’alleanza in Piemonte, in Basilicata Lacerenza si ritira e Italia Viva corre con la destra

16 Mar 2024 17:38 - di Chiara Volpi
Pd M5S

Campo largo in frantumi: in Basilicata Lacerenza si ritira e comunica ufficialmente la sua rinuncia alla candidatura a Presidente della Regione. Inoltre Italia Viva annuncia in giornata che appoggerà il candidato di centrodestra uscente Vito Bardi. In Piemonte è rottura tra Pd e M5S che vanno divisi: con i dem che ufficializzano il nome di Gianna Pentenero e il M5S che sapere che non ci sta e si sfila e annuncia che nei prossimi giorni avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato presidente. L’asse giallorosso scricchiolante va definitivamente in pezzi alla prova delle tornate elettorali regionali imminenti e sancisce la rottura tra Pd e Cinque stelle, con buona pace dei fanalini di coda delle forze di sinistra alla disperata richiesta di appelli alla coesione anti-centrodestra e alla sintesi del campo opposto, sempre meno largo, e sempre più “sbracato”…

Campo largo addio, l’intesa Pd-M5S finisce in pezzi in Piemonte e in Basilicata

Il centrosinistra al redde rationem prima ancora di scendere in campo – largo o stretto che fosse – s’infrange contro il muro del disaccordo. E si ritrova a fare i conti con duelli – quello tra i due litiganti in Piemonte è finito con il terzo indicato in extremis per dirimere la contesa –. E abbandoni che segnano il passo incerto se non proprio claudicante. Una battuta d’arresto che nel pomeriggio di oggi ha segnato la registrato la rinuncia del candidato governatore in Basilicata che annuncia in una mail inviata a un quotidiano locale lucano come, «dopo un’attenta riflessione, voglio comunicare la mia rinuncia alla candidatura a Presidente della Regione Basilicata».

Il candidato del centrosinistra Lacerenza annuncia il passo indietro: rinuncia alla candidatura

Spiegando che, quella appena presa, è «una decisione presa con assoluta serenità e anche nell’interesse delle forze politiche che hanno voluto propormi. Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito. In ogni caso voglio che lo spirito che ha portato alla proposta che ho ricevuto, cioè la ricerca dell’unità dei moderati e progressisti e l’offerta di una coalizione capace di battere il centro destra in Basilicata, sia preservato, e per questo faccio un passo indietro. Lo devo anche alla mia storia professionale e per rispetto alla comunità dei lucani». In calce, i ringraziamenti di rito.

La soluzione “di compromesso” del Pd in Piemonte manda su tutte le furie M5S e Conte

Ma c’è ben poco di cui essere grati. Come in Piemonte, dove il Pd ha trovato la soluzione “di compromesso” convergendo sulla Pentenero, l’attuale assessore di Stefano Lo Russo a Torino, colei che il partito porterà al tavolo della coalizione per sfidare Alberto Cirio, candidato del centrodestra, alle prossime regionali. Sole che sorge, colpo di scena che trovi, e che nella diversità dei casi, segnala sempre lo stesso risultato. E allora: «Apprendiamo dalle agenzie di stampa la decisione maturata dal Partito Democratico di ufficializzare la candidatura di Gianna Pentenero alle prossime elezioni regionali del Piemonte», affermano Sarah Disabato, coordinatrice regionale e Capogruppo M5S Piemonte, Sean Sacco, consigliere regionale M5S Piemonte, Ivano Martinetti, consigliere regionale M5S Piemonte, Elisa Pirro, senatrice M5S, Chiara Appendino, deputata M5S, Antonino Iaria, deputato M5S.

Piemonte, il M5S si sfila: «Prendiamo atto, presenteremo un nostro candidato»

E aggiungono in calce: «Registriamo questo cambio di passo e di metodo, una decisione che cozza con il dialogo che – seppur tra difficoltà e differenze – era stato intavolato in trasparenza e franchezza in questi mesi per definire gli aspetti programmatici di una proposta politica condivisa e unitaria… Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle illustrerà il proprio programma elettorale e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato presidente»… È la pietra tombale sul campo largo diventato, tra adii e duelli, un campo santo. Un terreno sterile su cui sembra impossibile trovare acqua e ossigeno per le fatidiche «ampie convergenze» e invocare aperture a un dialogo tra sordi…

Piemonte, il M5S si sfila: «Prendiamo atto, presenteremo un nostro candidato»

Una disgregazione totale del campo largo, che nella sua analisi politica del fenomeno il capogruppo di FdI alla Camera ha stigmatizzato chiaramente, commentando: «La politica del tutti a bordo che in Sardegna aveva illuso Conte e Schlein di poter viaggiare sicuri, dopo il fallito atterraggio in Abruzzo, si schianta sulla pista di Caselle. Anziché cambiare la direzione del vento, Pd e M5S non si accordano sulla direzione da seguire e alle regionali del Piemonte andranno separati incontro alla sconfitta, per altro già conosciuta in Abruzzo. Tanti saluti al campo largo che ha visto quasi sempre solo batoste elettorali, a conferma che il centrodestra rimane l’unica offerta politica seria e coerente sia a livello nazionale che territoriale, che in Basilicata non a caso corre unita».

E sulla Basilicata piove il commento al vetriolo di Calenda: «Dilettanti allo sbaraglio»

Per non tacere del commento al vetriolo postato sui social da Calenda che, commentando l’esito del Vietnam consumatosi in Basilicata, e la rinuncia alla candidatura di Domenico Lacerenza, ha sentenziato: «Dilettanti allo sbaraglio. Altro capolavoro politico di Conte con Pd a rimorchio». Insomma, lo spiraglio lasciato teoricamente aperto all’interlocuzione con le altre forze politiche è decisamente chiuso. E con Conte che sbatte la porta in faccia al Pd e se ne va, di schiena e facendo spallucce al campo largo…

 

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