Chico Forti riabbraccerà presto i suoi cari, la road map del rientro: ecco gli step previsti
L’emozione è tanta: almeno direttamente proporzionale a quanto è stata lunga l’agonia dell’attesa. E ora, dopo l’annuncio di ieri sera del premier Meloni, che riacceso la speranza e ufficializzato il rientro in Italia di Chico Forti dopo 24 anni di carcere negli Usa, c’è una road map che segna le tappe del ritorno tanto atteso: a quanto apprende l’Adnkronos da fonti informate, il nostro connazionale detenuto in un carcere di massima sicurezza in Florida, nelle prossime settimane, entro due mesi, potrà riabbracciare i suoi cari…
Chico Forti, dopo l’annuncio tanto atteso, la road map per il rientro
Prima, ovviamente, ci sono una serie di step da osservare. Innanzitutto, una volta conclusa la procedura prevista dalle leggi americane, ricevuto l’ordine dal governatore della Florida DeSantis, Forti sarà trasferito dal carcere statale vicino a Miami nel quale è detenuto a uno federale. Dopo questo passaggio, la pratica passerà al dipartimento di Giustizia americano che trasmetterà al ministero di Giustizia italiano la sentenza tradotta, e la documentazione prevista, che indica la possibilità del trasferimento di Forti, in carcere in Florida da 24 anni.
Il trasferimento dal carcere statale a uno federale
A quel punto, il ministero di Via Arenula girerà quindi la documentazione all’autorità giudiziaria, che a sua volta dovrà riconoscere la sentenza e metterla in esecuzione. Una volta conclusi tutti questi passaggi, spiega l’Adnkronos, verrà organizzato il trasferimento in Italia di Chico Forti, che dovrà scontare la pena dell’ergastolo, comunque nel rispetto dei regolamenti e delle norme italiani. Del caso aveva parlato più volte il ministro degli Esteri Antonio Tajani con il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro della Giustizia Carlo Nordio con l’Attorney general, Merrick Garland.
Chico Forti, Nordio: «I miei uffici ottempereranno nel più breve tempo possibile a tutti i passaggi tecnici»
Proprio sul caso del nostro connazionale detenuto da 24 anni negli Usa, allora, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo aver sottolineato in una nota che «il rientro in Italia di Chico Forti è un importante ed atteso traguardo raggiunto grazie all’autorevole impegno in prima persona del Presidente Giorgia Meloni», ha confermato: «I miei uffici lavoreranno per ottemperare, nel più breve tempo possibile, a tutti i passaggi tecnici necessari di competenza del ministero della Giustizia».
Passaggi tecnici già affrontati e discussi a novembre
Passaggi, ha quindi proseguito il ministro, «di cui avevo parlato con l’Attorney general Garland, nella visita a novembre presso il Department of Justice di Washington. Auspichiamo – ha quindi concluso il Guardasigilli – che anche tutti gli altri passaggi, che chiamano in causa tra l’altro le autorità giudiziarie, si possano compiere nel più breve tempo possibile, per consentire a Forti di continuare a scontare nel suo Paese, vicino ai suoi affetti, la pena».