Ci sono 265 miliardi di motivi per approvare la riforma del premierato: chiedete ai governi precedenti
Contro la riforma del premierato la sinistra e il Movimento 5 Stelle hanno già alzato le barricate: eppure ci sono almeno 265 miliardi di ragioni per approvarla senza se e senza ma.
Lo spread tra l’Italia e la Francia in dieci anni di governi ballerini
265 miliardi come gli euro persi a causa dell’instabilità cronica dei nostri governi. Come emerso nel convegno organizzato ieri in Senato da Fratelli d’Italia. Il calcolo è presto fatto: come ha ricordato più di un relatore, il governo stabile comporta delle conseguenze importanti per l’economia. Con un esecutivo certo, non avremmo avuto gli speculatori internazionali a banchettare sulle nostre disgrazie politiche. E la cifra di 265 miliardi di euro è il costo stimato dello spread tra l’Italia e la Francia tra il 2011 e il 2021. Gli anni dei governi Monti e Draghi. Con premier non eletti dal popolo, a guidare governi formati da coalizioni che in campagna elettorale si erano presentati con programmi contrapposti. Tanto per avere un’idea, il governo Draghi che vedeva Pd, grillini, berlusconiani e leghisti tutti insieme appassionatamente.
Balboni: la sinistra è contro perché non può governare pure da sconfitta
“Dai governi stabili deriva un maggiore slancio dell’economia e, in politica estera, è fondamentale l’esistenza di esecutivi che portino avanti politiche di lungo periodo”, ha ricordato nel convegno “Obiettivo premierato” il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.
Mentre il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, capogruppo in commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama ha ribadito che bisogna mettere al centro volontà popolare e stabilità dei governi”. In modo da “avere una maggiore credibilità a livello internazionale. Sono infatti evidenti i vantaggi in termini di Pil, quando i governi italiani sono stabili e sono percepiti dall’estero come duraturi. Anche per questo siamo per un governo di lungo respiro che possa fare scelte di lungo periodo”.
Premierato: per FdI è la madre di tutte le riforme
E l’opposizione che ne pensa? Blocca le riforme con un ostruzionismo selvaggio. Oltre duemila emendamenti solo per non far passare la riforma. Forse perché, come ironizza maliziosamente il senatore di FdI, Alberto Balboni, “non potrebbe più andare al governo anche quando perde le elezioni”.