Contatto – Frascati
Contatto
Via Gioberti, 11 – 00044 Frascati
Telefono: 06/21700957
Sito Internet: www.contattoristorante.it
Tipologia: creativa
Prezzi: menù degustazione: 55/75€; antipasti 16/20€, primi 18/22€, secondi 26/28€, dolci 12/16€
Chiusura: Martedì. La sera tranne Venerdì, Sabato e Domenica
OFFERTA
Passo in avanti per questo giovane ristorante di Frascati aperto dallo chef Luca Ludovici, che, insieme alla moglie Lorena, ha deciso di proporre una cucina di ricerca in un territorio dove va per la maggiore una proposta gastronomica più semplice nello stile delle classiche fraschette. Ed è proprio in una di queste vecchie fraschette che Luca ha aperto il suo locale, ristrutturandolo a dovere e mantenendo intatta quella che è a tutti gli effetti la parte più importante di tutta la struttura, ovvero la grotta dove un tempo si conservavano le botti di vino (spillate da un foro nel pavimento di una delle due sale) e che lo chef utilizza come luogo per sperimentare fermentazioni e affinamenti su vari ingredienti che vanno dall’aceto ai formaggi, dai funghi al kombucha, dal riso al cioccolato. Il menù si apre con due percorsi degustazione di 5 e di 7 portate, rispettivamente a 55 e a 75 euro (plauso per aver mantenuto gli stessi prezzi dello scorso anno), per poi proseguire con la scelta à la carte tra pietanze che abbracciano sia il mare che la terra, seguendo la stagionalità delle materie prime. Dopo un piacevole trittico di benvenuto a base di crème brûlée d’uovo con fiori messi a macerare nell’aceto per diverso tempo e crumble di ciambella di Carpineto, di cetriolo tondo con sale Maldon e di panzanella a forma di pomodoro, abbiamo assaggiato l’ottimo fungo cardoncello coltivato in grotta e trattato come se fosse “carne”: cottura arrosto (prima in padella e poi al forno), fondo di manzo e fonduta cacio e pepe ad arricchire il sapore; su tutto un’alga nori messa a fianco del fungo che, a dire il vero, non dava apporti significativi. Molto buoni i fusilloni di Gragnano conditi con ragù bianco di coniglio e scampi, tenuti insieme da una senape francese al miele che ha equilibrato le parti. Intensità e persistenza nello spaghetto tiepido con aglio, midollo e caviale di aringa, arricchito dalla ciambella di Carpineto sbriciolata che creava anche un gioco di consistenze. Tenera e saporita la carne del maiale alle braci, con il capocollo cotto sulla brace di legno di ulivo e vite, che mantiene una temperatura più bassa, e poi irrorato dal suo jus, accompagnato da cicoria di campo e da salsiccetta spalmata su pane con ketchup di prugne. La prugna ritorna fresca con del mosto cotto a fungere da pre-dessert, anticipando il dolce “panna cotta, albicocca e caramello salato”, in cui la panna cotta (preparata senza colla di pesce) era davvero deliziosa e poco dolce e ben si abbinava alla lieve acidità del frutto e al salato del caramello. Chiusura con un caffè solo leggermente sovraestratto servito con un cookie al cioccolato (affinato in grotta) e una semplice ciambellina.
AMBIENTE
Le due sale sono arredate con tavoli in legno “nudi” e con la giusta mise en place, sedie comode e quadri moderni alle pareti, in modo tale da creare un piacevole contrasto con alcuni elementi storici del luogo, come i soffitti a mattoncini. Nel passaggio tra una sala e l’altra c’è una grande vetrata nel pavimento che permette di intravedere una parte della grotta, che lo chef sarà ben contento di farvi visitare.
SERVIZIO
Cortese, preciso e puntuale.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net