Dossieraggi, Nordio propone la Commissione d’Inchiesta. Crosetto ringrazia Cantone
“Abbiamo raggiunto un punto di non ritorno. A questo punto è necessaria una commissione d’inchiesta». La proposta di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso dei dossieraggi è arrivata oggi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, presente a un evento in Regione Lombardia, riferendosi all’inchiesta di Perugia. Un’idea condivisa dal presidente della Regione, Attilio Fontana: ”Penso che a questo punto sia necessaria, accanto all’attività della magistratura anche, come dichiarato dal ministro Nordio, una Commissione d’inchiesta che possa chiarire quello che è veramente successo, chi siano i mandanti e soprattutto per quale ragione siano state poste in essere queste azioni”. Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani oggi aveva commentato, in maniera allarmata, la possibilità che negli spionaggi siano coinvolti anche servizi segreti stranieri. “Non credo che sia un sottufficiale della Finanza il regista di tutta questa operazione di dossieraggio. Forse è stato utilizzato da qualcuno da cui riceveva ordini. Bisogna capire qual è la Cupola: una persona, un gruppo, per quali fini? Pasquale Striano lavorava a contatto stretto con l’antimafia, con l’ex procuratore Cafiero de Raho, ha seguito per lui tante indagini. Bisogna capire chi gli dava gli ordini e a che fine venivano utilizzate informazioni sensibili. Se erano finalizzate a fare un regalo alla stampa forse anche, oppure potevano essere utilizzate da servizi stranieri?”.
Crosetto a Cantone e Melillo: “Molto utile proseguire con le audizioni”
“Oggi ho sentito il presidente del Copasir, onorevole Lorenzo Guerini, e la presidente della commissione antimafia, onorevole Chiara Colosimo, ed ho dato loro la mia piena disponibilità per un’audizione in relazione al caso dossier generato da un mio esposto. Ringrazio il Dott. Cantone per le parole di gratitudine che ha voluto usare nei miei confronti. Ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e a tutela delle Istituzioni che oggi rappresento”. E’ quanto ha scritto, oggi, in una nota il Ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito alle dichiarazioni rese ieri, in Commissione Antimafia, dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone sull’inchiesta relativa alle “spiate” realizzate da funzionari infedeli negli archivi a disposizione della Dia.
Le audizioni al Copasir e in Commissione Antimafia
“Sono convinto che sia molto importante portare avanti il percorso di audizioni, di lavoro e di analisi che la Commissione Antimafia ed il Copasir hanno iniziato, a seguito della richiesta di audizione da parte dei magistrati Cantone e Melillo in relazione al ‘caso dossier’ iniziato da una mia denuncia. Penso che il loro lavoro sia il prodromo per cogliere lo spunto di riflessione che il Ministro alla Giustizia Carlo Nordio ha oggi offerto al Parlamento e su cui concordo pienamente: valutare se sia necessaria l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione, che possa approfondire i temi più rilevanti ed oscuri che sono emersi finora, indagando sull’abuso nell’utilizzo delle banche dati, sulle regole che ne possono consentire il controllo, sull’esistenza di un sistema di dossieraggio, su eventuali mandanti o beneficiari, sui poteri necessari per difendere lo Stato e i controlli per evitare l’abuso di tali strumenti”, ha poi aggiunto l’esponente di FdI. “Temi di così grande rilevanza meritano il coinvolgimento del massimo organo di rappresentanza democratica del popolo e cioè il Parlamento. Ringrazio intanto i Presidenti Colosimo e Guerini per aver iniziato tale importante lavoro. E, ovviamente, ringrazio il procuratore capo di Perugia, dott. Cantone, per avermi reso merito della denuncia e per la coraggiosa indagine che sta portando avanti”, conclude Crosetto.
La proposta della Commissione parlamentare d’inchiesta