Dal Bronx a Hollywod: esce la biografia di Al Pacino: “La mia vita è stata un lancio verso la Luna”
“La mia intera vita è stata un lancio verso la luna, e finora sono stato abbastanza fortunato”. Si intitola “Sonny Boy” l’autobiografia dell’attore premio Oscar Al Pacino: arriverà in libreria agli inizi del prossimo autunno, l’8 ottobre, nelle librerie americane edita da Penguin Random House, che ha acquistato i diritti internazionali di pubblicazione.
Le memorie di Al Pacino, innamorato del suo mestiere
Il libro è il “memoir di un uomo che non ha più nulla da temere e nulla da nascondere – scrive l’editore in un comunicato – Tutti i grandi ruoli, le collaborazioni essenziali e le relazioni importanti ricevono il loro pieno riconoscimento, così come il difficile matrimonio tra creatività e affari ai massimi livelli”. Il filo conduttore del libro, tuttavia, è lo spirito dell’amore. L’amore può fallire e si può essere sconfitti nelle proprie ambizioni – le stesse luci che brillano possono anche affievolirsi. Ma Al Pacino ha avuto la fortuna di innamorarsi profondamente di un mestiere prima di avere la più pallida idea delle sue ricompense terrene, e non si è mai disamorato. Questo ha fatto la differenza”.
Il libro di memorie ripercorre l’infanzia dell’attore ottantatreenne a New York, la sua educazione con una madre “ferocemente affettuosa ma mentalmente malata”, il suo gruppo di giovani amici nel South Bronx e il periodo trascorso alla mitica High School of Performing Arts di New York. Si parlerà poi del suo lavoro nell’avanguardia newyorkese negli anni ’60 e ’70, prima della sua grande fortuna cinematografica nei primi anni ’70 con “Panico a Needle Park”, “Il Padrino” e “Il Padrino – Parte II”, “Serpico” e “Quel pomeriggio di un giorno da cani”.
“Sonny Boy” e i diritti acquisiti da Hollywood
“Ho scritto ‘Sonny Boy’ per esprimere ciò che ho visto e vissuto nella mia vita – ha dichiarato Al Pacino in un comunicato – È stata un’esperienza incredibilmente personale e rivelatrice riflettere su questo viaggio e su ciò che la recitazione mi ha permesso di fare e sui mondi che mi ha aperto. Tutta la mia vita è stata un lancio verso la luna, e finora sono stato un ragazzo piuttosto fortunato”. Il libro di memorie è in preparazione da anni e se ne era già parlato alla Fiera del Libro di Francoforte nel 2022. La Penguin Random House ha acquistato i diritti dalla CAA, un’importante agenzia di talenti di Hollywood, con un accordo di 5 milioni di dollari. All’epoca le notizie descrivevano il libro come il “Born to Run” di Pacino, in riferimento all’attesissimo e celebrato libro di memorie di Bruce Springsteen del 2016, e dicevano che avrebbe affrontato grandi idee sulla vita, l’arte e la mortalità.
Sebbene questo sia il primo memoir di Al Pacino, non si tratta del primo libro della star di “Scarface”. Nel 2006, l’attore ha partecipato a “Al Pacino: In Conversation with Lawrence Grobel”, che raccontava 25 anni di conversazioni tra Pacino e il giornalista Grobel, autore di libri simili con Ava Gardner e il produttore Robert Evans.
Al Pacino è stato visto alla 96esima edizione degli Oscar domenica sera, dove ha consegnato l’ultimo e più prestigioso premio della cerimonia, quello per il miglior film, a “Oppenheimer”, in modo confuso e insicuro. L’attore ha tre figli adulti – una figlia, Julie, avuta dall’ex Jan Tarrant e due gemelli, Anton e Olivia, avuti dall’ex Beverly D’Angelo – e un figlio neonato, Roman, nato nel giugno 2023 dalla sua attuale fidanzata, la 29enne Noor Alfallah.