Di Cesare, altro post delirante: condivide un volantino degli studenti rossi col simbolo anarchico
Donatella Di Cesare è stata sommersa dalle critiche di tutto il mondo politico per il post di “lode” alla brigatista Balzerani nel quale evidenziava una condivisione della sua visione del mondo.”La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malincuore un addio alla compagna Luna”, aveva scritto sui social prima di rimuovere il post. Chiamando la terrorista scomparsa con il suo nome di battaglia con cui ha “firmato” tanti delitti. La professoressa ordinaria di filosofia teoretica era stata criticata dalla stessa rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, che ha espresso “sconcerto” e ribadito la “condanna di ogni forma di violenza” e “qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione”.
Menia: “Di Cesare dovrebbe essere espulsa”
La Di Cesare – che ha avuto pure il coraggio di dire che è stata fraintesa- ha avuto però l’appoggio e la solidarietà dai collettivi rossi dell’università. “Ringrazio gli studenti del Dipartimento di Filosofia della Sapienza per la loro solidarietà”, è tornata a scrivere sui social la prof. e lo ha fatto pubblicando un volantino dove si legge qualcosa di abominevole: “Contro la censura di Stato. Libertà di espressione nelle università. Solidarietà con la professoressa Di Cesare”. Firmato, una stella nera, simbolo usato in ambienti anarchici a differenza della stella rossa. Insomma, “censura di Stato” e simboli equivoci che infiammano ulteriormente la polemica. “La docente Donatella Di Cesare va espulsa dalla Sapienza. Una professoressa che si è sbilanciata a tal punto da fare l’apologia delle Brigate Rosse non può più ricoprire il ruolo di insegnante”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia.
Di Cesare, Paita: Dimissioni
“Non c’è limite alle inquietanti posizioni della docente. Non può e non deve esserci spazio per chi difende il terrorismo armato, ancora meno all’interno delle università, luoghi dove colleghi della professoressa sono stati uccisi a sangue freddo”. Le parole di Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia, e Nicola D’Ambrosio, presidente di Azione Universitaria. Anche la coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita esprime sdegno: “Chiediamo le dimissioni della Prof.ssa Di Cesare dalla cattedra di filosofia teoretica dell’Università La Sapienza di Roma. Per questo abbiamo presentato una petizione, di cui sono prima firmataria”.”‘La tua rivoluzione è stata anche la mia, le vie diverse non cancellano le idee, con malinconia un addio alla compagna Luna’. Queste le parole – ricorda Paita – con cui Di Cesare ha salutato Barbara Balzerani, la compagna Luna, terrorista e dirigente delle Br, che ha preso parte a numerosi omicidi. Crediamo che non sia accettabile che la professoressa possa continuare a svolgere il suo lavoro rischiando di influenzare migliaia di giovani. Lo dobbiamo a tutte quelle donne e quegli uomini vittime del terrorismo”.