Dossieraggio, Foti: uno scandalo di una gravità assoluta, ora non si metta tutto a tacere

16 Mar 2024 16:17 - di Ginevra Sorrentino
Foti

Sulla vicenda dossieraggio Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, chiede a viva voce che non cali il silenzio su uno dei più clamorosi scandali italiani. E lo fa, argomentando punto per punto, il caso e l’inchiesta di Perugia, denunciando in un’intervista a Il Tempo il timore che possa prendere corpo quello che al momento definisce «un evidente tentativo di mettere tutto a tacere». «Nascondere. Archiviare. Far finta che nulla sia successo. Certi silenzi sono inquietanti. Chissà cosa sarebbe successo se gli spiati fossero stati esponenti della sinistra – rileva e sottolinea Foti nell’intervista al quotidiano capitolino –. Avrebbero gridato non solo allo scandalo, ma anche al colpo di Stato – prosegue poi –. Qui siamo di fronte ad un atteggiamento che è, nel migliore dei casi di acquiescenza, nel peggiore di connivenza».

Dossieraggio, inchiesta di Perugia: Foti (Fdi), «evidente tentativo di mettere a tacere tutto»

E ancora. Soffermandosi sui risvolti politici del caso giudiziario, Foti al Tempo aggiunge anche: «Difficile poter dire se con il caso del dossieraggio esista un pericolo per la tenuta democratica dell’Italia: servono una serie di informazioni che possono avere, oggi, solo gli organi che si interessano della questione. Senza fare dietrologia, sicuramente, non si può archiviare questa vicenda come un’anomalia del sistema. Difficile ipotizzare quale sia la mano che ha mosso i fili, né tantomeno dire se si tratti di una mente italiana, straniera o italiana e straniera. Qui siamo di fronte ad una serie di episodi di una gravità assoluta».

E sulle prove tecniche di campo larghissimo ai titoli di coda…

Ma non è ancora tutto, perché nell’intervista a tutto campo rilasciata a Il Tempo, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Foti spazia dalla eco-follia green che si abbatte su case e immobili, su cui sottolinea: «Si tratta di una norma mascherata, ma che, di fatto, è una sorta di versione 2.0 della patrimoniale. Va ricordato che saranno i Paesi membri a gestire l’intera questione. Noi non applicheremo mai una simile iniziativa, che sarebbe un autentico salasso per i nostri cittadini e, oltretutto, non risolverebbe la questione ambientale». Fino alle prove tecniche di campo larghissimo, fallite in Abruzzo. E che stanno facendo esplodere il caso anche per le elezioni in Basilicata, dove la vicenda sembra essere già ai titoli di coda.

Foti: Piemonte? «Tanti saluti al campo largo»…

«La politica del tutti a bordo che in Sardegna aveva illuso Conte e Schlein di poter viaggiare sicuri, dopo il fallito atterraggio in Abruzzo, si schianta sulla pista di Caselle – commenta Foti –. Anziché cambiare la direzione del vento, Pd e M5S non si accordano sulla direzione da seguire e alle regionali del Piemonte andranno separati incontro alla sconfitta, per altro già conosciuta in Abruzzo. Tanti saluti al campo largo che ha visto quasi sempre solo batoste elettorali, a conferma che il centrodestra rimane l’unica offerta politica seria e coerente sia a livello nazionale, che territoriale, che in Basilicata non a caso corre unita», afferma con convinzione il capogruppo di FdI alla Camera.

Rdc, Foti: «Il pifferaio Conte continua a spacciare metadone di Stato»

E il discorso vira naturalmente su ruolo e dichiarazioni di Giuseppe Conte… Allora, in vista delle tornate elettorali in calendario, soffermandosi sull’appuntamento con le europee, sul leader grillino in campo, sempre pronto a rispolverare il logoro vessillo del Rdc, Foti – questa volta interpellato dall’Adnkronos – rimarca: «Il pifferaio stregone Conte continua nel tentativo di spacciare il metadone di Stato per racimolare qualche voto in vista delle imminenti elezioni europee. Non bastano i dati impietosi delle truffe che ancora oggi puntualmente emergono da parte di chi si intascava indebitamente il sussidio. Così come non basta l’indicatore Istat sulla riduzione del rischio povertà che ha dimostrato come non sia stato il reddito di cittadinanza a poter risolvere i problemi delle famiglie italiane. Solo altre misure più concrete – alcune delle quali mantenute dal governo Meloni. E altre innovate – tutelano davvero le famiglie che non hanno bisogno di questi tentativi disperati e demagogici. Campagna elettorale che vai, slogan populista e appassito che trovi»… E a buon intenditor…

 

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