Ecr, da Subiaco il manifesto dell’Europa dei conservatori: rispetto delle radici e critica alla cultura woke
“L’eredità di San Benedetto nei valori del conservatorismo europeo”. E’ il titolo delle giornate dedicate alle radici cristiane dell’Europa promosse dal gruppo dei Conservatori e Riformisti (ECR) del Parlamento europeo, in programma a Subiaco, in provincia di Roma, dal 20 al 22 marzo prossimi. “Si parte da San Benedetto e dai monaci amanuensi – spiega Nicola Procaccini, copresidente del gruppo Ecr a Strasburgo – per sottolineare le radici culturali e religiose dell’Europa”. Le giornate di studio saranno aperte il 21 marzo dalla Lectio magistralis del filosofo Marcello Pera senatore di FdI.
Seguirà il confronto tra i tanti europarlamentari del gruppo ECR provenienti da tutta Europa, alla presenza anche di diversi rappresentanti del governo italiano. L’evento farà da cornice alla presentazione della Carta dei Valori dei conservatori europei in cui al primo punto c’è la critica alla cultura woke o cultura della cancellazione. Previsto anche un momento istituzionale, con un video intervento del Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Sarà presente anche Nicolas Bay di Reconquéte, il partito fondato da Eric Zemmour. Partito che ha votato contro l’inserimento nella Costituzione francese del diritto all’aborto.
“La questione fondamentale – sottolinea ancora Procaccini – è la dicotomia tra l’idea di Stati uniti d’Europa che riduce le nazioni a organismi regionali amministrativi e l’idea di un’Europa confederale che lascia ampia sovranità e autonomia alle nazioni. In un sistema confederale le nazioni fanno poche cose insieme ma importanti, ed è questo il modello col quale è nata l’Unione europea. L’idea iniziale non era certo quella di sottrarre sovranità agli Stati aderenti”.