Exit Poll Abruzzo: Marsilio è in testa (48.7-52.7), centrodestra avanti di tre punti
In base al primo exit poll (campione 75%) del sondaggista Antonio Noto, in esclusiva per Rete8, alle elezioni regionali in Abruzzo, il presidente uscente della Regione Abruzzo e candidato di centrodestra Marco Marsilio è avanti con il 48,7-52,7%, mentre lo sfidante Luciano D’Amico, appoggiato dal campo largo, si fermerebbe al 47,3-51,3%.
Sul fronte delle liste, la coalizione del centrodestra in appoggio del presidente uscente della Regione Abruzzo è invece avanti con un margine più ampio (al 49,7%-53,7%) rispetto alle liste di centrosinistra che includono anche il M5s, il cosiddetto campo larghissimo, in appoggio dello sfidante, D’Amico: tutte le liste insieme raccolgono una forchetta di consensi che va dal 46,3 al 50,3%, oltre tre punti in meno della coalizione di centrodestra.
Fuori e dentro al comitato di Marsilio, a Pescara, cresce intanto la fibrillazione. Campeggia il banner elettorale con lo slogan della campagna di Marsilio, “Il governo che fa bene all’Abruzzo“, mentre all’esterno dell’edificio è stato allestito un piccolo palco per le dichiarazioni alla stampa nella notte, quando l’esito del voto sarà più chiaro. Al comitato di Marsilio – dove sono accreditati oltre centro giornalisti – si vedono volti distesi e si registra un cauto ottimismo: tra gli esponenti politici presenti dalle prime ore, il senatore Etel Sigismondi (coordinatore in Abruzzo di Fratelli d’Italia) e il deputato pescarese di FdI, Guerino Testa.
Marsilio ha scelto di seguire lo scrutinio dalla sua abitazione a Pescara. Il giorno del voto è stato segnato dal duro comunicato con cui Fratelli d’Italia ha stigmatizzato le dichiarazioni su Marsilio rilasciate dal direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio sabato sera, a poche ore dal voto, ad Accordi e Disaccordi.
Per il partito del governatore si è trattato di “gravissime calunnie” e “falsità infamanti” diffuse durante il silenzio elettorale: per questo motivo, si legge nella nota, Fratelli d’Italia “agirà in ogni sede opportuna” contro quella che viene definita una “gravissima violazione di ogni norma sulla regolarità della campagna elettorale”.
Alle 19 l’affluenza ai seggi si attestava al 43,93%: in lieve aumento rispetto all’ultima tornata elettorale del 2019.