“Giallo” a Berlino. Un audio intercettato ai tedeschi scatena i russi: “La Germania vuole attaccarci”
Un “giallo” internazionale, anche alquanto intricato e pericoloso. Berlino conferma l’autenticità dell’audio intercettato dai russi con la registrazione di colloqui tra alti ufficiali della Germania sull’Ucraina di cui avevano parlato oggi i russi, parlando di “conversazioni su attacchi programmati alla Russia”, non si capisce bene se direttamente o rifornendo di missili e di tecnologia l’Ucraina. Alla Cnn, un portavoce del ministero della Difesa di Berlino ha detto: “Secondo la nostra valutazione, è stata intercettata una conversazione nel settore dell’aeronautica militare. Al momento non siamo in grado di dire con certezza se siano state apportate modifiche alla versione registrata o scritta che circola sui social network”.
L’audio nel quale si parla di missili dalla Germania all’Ucraina
La Germania discute la fornitura di missili a lungo raggio Taurus all’Ucraina e le ipotesi legate all’uso di queste armi nella guerra contro la Russia. Così, almeno, sembra a giudicare da una conversazione tra ufficiali delle forze armate intercettata e diffusa da Russia Today. Nell’audio di 38 minuti, che risale al 19 febbraio scorsom gli ufficiali tedeschi discutono anche del puntamento dei missili su obiettivi come un ponte chiave sullo stretto di Kerch che collega la terraferma russa alla Crimea. Nella registrazione si sente parlare del possibile utilizzo da parte delle forze ucraine dei missili Taurus di fabbricazione tedesca e del loro potenziale impatto. E si parla anche dell’uso dei missili forniti a Kiev da Francia e Gran Bretagna.
Tensione tra Berlino e Mosca
Il caso di spionaggio, senza certezze e conferme sull’autenticità delle conversazioni, alza la tensione sulla asse Mosca-Berlino. La Germania sinora non ha inviato missili a lungo raggio all’Ucraina e ufficialmente esclude l’ipotesi di inviare tali armi a Kiev. I Taurus, viste le caratteristiche, potrebbero colpire il territorio russo. La diffusione delle intercettazioni ha innescato la reazione a Mosca, con Dmitry Medvedev in prima fila. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa sui social fa riferimento alla “conversazione telefonica tra gli ufficiali della Bundeswehr sugli attacchi pianificati contro il nostro Paese”, cavalcando l’onda e spingendosi decisamente oltre.
“I nostri storici avversari, i tedeschi, si sono trasformati ancora una volta nei nostri acerrimi nemici. Basta dare un’occhiata a quanto approfonditamente e in che dettaglio i crucchi discutono di attacchi missilistici a lungo raggio sul territorio russo e scelgono obiettivi e modi più praticabili per danneggiare la nostra Patria e il nostro popolo. E lo fanno senza tralasciare la retorica ingannevole sul non coinvolgimento della Germania nel conflitto. Solo poco tempo fa, qualcuno avrebbe potuto immaginarlo? E come si fa a reagire a questo in modo diplomatico? Io non lo so. Ma so una cosa. Il motto della seconda guerra mondiale è tornato attuale: morte ai fascisti”, tuona sui social l’ex presidente russo.