I magnifici sette più Zerocalcare in gita a Budapest per “sostenere” Ilaria Salis. Il padre: troppo pochi
Passerella a Budapest per la nuova udienza al processo contro Ilaria Salis. In volo verso l’Ungheria Laura Boldrini, Sandra Zampa, Nicola Fratoianni e Ilaria Cucchi. “Sto partendo per Budapest dove domani si terrà una nuova udienza del processo contro Ilaria Salis – annuncia Boldrini – Tutte e tutti ricordiamo le immagini di Ilaria Salis portata in tribunale con le catene ai polsi, alle caviglie e perfino con un guinzaglio. Immagini scioccanti, tanto più che arriva da un paese dell’UE, l’Ungheria. Ma in tutta l’UE vige la stessa direttiva che impegna gli stati a non presentare, in tribunale, imputati e imputate come se fossero colpevoli, perché vige il principio della presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Vado lì per esprimere vicinanza ad Ilaria”.
Sette parlamentari a Budapest, passerella per Ilaria Salis
Figuriamoci se Fratoianni non si aggiungeva per fare comitiva. Dopo essersi portato avanti dando appuntamento “a tutti e a tutte” il 25 aprile per una manifestazione di piazza contro il governo ha fatto anche lui le valigie. Sarà a Budapest con Ilaria Cucchi. Poteva mancare il M5S? Certo che no. Ci saranno infatti anche Stefania Ascari e Riccardo Ricciardi del M5s e Ivan Scalfarotto di Italia Viva. Tutti i parlamentari sono attesi questa sera per una cena all’ambasciata italiana a Budapest con l’ambasciatore Manuel Jacoangeli. Atteso a Budapest anche Zerocalcare, che ha dedicato a Ilaria Salis un fumetto a puntate su Internazionale.
Il padre: mancano i parlamentari della maggioranza
Il padre di Ilaria Salis ritiene che sette parlamentari siano troppo pochi. Voleva anche qualche esponente del centrodestra. Continuando insomma a ignorare quel registro “sobrio” che il ministro degli Esteri Tajani aveva raccomandato a familiari e e sponenti politici. “Evitiamo – aveva detto in Parlamento – di trasformare una questione giudiziaria – regolata da norme nazionali ed europee ben definite – in un caso politico. Che regala sicuramente titoloni sui giornali, ma non fa il bene della signora Salis”.
Tajani aveva chiesto sobrietà per aiutare Ilaria Salis
Tajani aveva aggiunto che “la vicenda della signora Ilaria Salis rientra tra gli oltre 2.400 casi di connazionali detenuti all’estero. Per ognuno di essi, indipendentemente dal merito della loro situazione giudiziaria, ci adoperiamo per fornire assistenza e garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali. Così abbiamo fatto, fin dal primo giorno, per il caso Salis, ben prima che diventasse oggetto di polemiche politiche”. Ovviamente per gli altri 2399 casi nessuna comitiva di sinistra è in partenza per controllare che i diritti umani siano rispettati. Il sospetto è che la gita a Budapest non sia per Ilaria Salis ma per farsi un po’ di pubblicità a spese della detenuta e per poter riattaccare la manfrina su Orban cattivo e amico di Giorgia Meloni. Un copione prevedibile e scontato.
L’avvocato: nell’udienza si deciderà sui domiciliari
L’avvocato ungherese di Salis ha intanto spiegato all’Ansa che “è stata presentata alla Corte un’ampia documentazione per la richiesta dei domiciliari a Ilaria Salis. Domani il giudice, all’udienza, dovrà decidere”. Con l’udienza di domani, il processo entra in fase istruttoria, ha precisato il legale. In aula saranno ascoltati uno dei militanti di destra aggredito e due testimoni. “Ilaria non farà alcuna dichiarazione: continua a dichiararsi innocente, respingendo le accuse della Procura”, aggiunge l’avvocato.