Il campo “becero” di Conte, sproloquio contro Marsilio: “Abruzzo come Colle Oppio”
“Basta con la regione succursale di Colle Oppio, Abruzzo agli abruzzesi”. E’ questo lo stile del campo “becero” di Giuseppe Conte usato per arringare gli elettori abruzzesi con argomenti “alti”. Poi inserisce il pilota automatico. “Sanità a pezzi, cittadini lasciati allo sbando e prese in giro sulle infrastrutture. Domenica 10 marzo in Abruzzo c’è la possibilità di cambiare, con Luciano D’Amico”. Così il presidente del M5S Giuseppe Conte su Instagram. Senza insulti non sa stare. “Dal palco elettorale di Pescara Giorgia Meloni fa il suo show a favore di Marsilio che pretende di continuare a governare l’Abruzzo in smart working da Roma”. Una corbelleria bella e buona smentita facilmente e a più riprese dal candidato di centrodestra e da Fdi: Marsilio è un abruzzese doc. Conte è un disco rotto, offende erga omnes, la specialità della casa M5S. “Chi è realmente Marsilio? E’ il Truzzu d’Abruzzo”, dice Conte nel video pubblicato sul social che mostra Marsilio “intento a cimentarsi in un tuffo olimpionico in una piscina inaugurata a Pescara. La stessa che dopo qualche giorno chiude per irregolarità. Ma Marsilio merita davvero il riconoscimento per il lavoro straordinario che avrebbe fatto? Giorgia Meloni, l’elmetto se lo devono mettere gli abruzzesi, a partire dalla sanità, per il disastro che Marsilio lascia”. Uno sproloquio.
Una delirante diretta su Instagram di Giuseppe Conte
Bisogna dire che la vicinanza con Beppe Grillo negli anni non ha giovano al senso dell’umorismo di Conte. Perché queste sono battute da cabaret e neanche tanto divertenti. L’originalità difetta, per cui deve dire grazie a Giorgia Meloni che durante il suo comizio ha nominato l'”elmetto” come metafora per affrontare una campagna elettorale dura . Lui sfrutta l’idea e se la rivende. “L’elmetto – rimastica la battuta Conte – se lo devono mettere gli abruzzesi che vogliono proteggere l’ambiente e le risorse naturali; lo devono indossare i cittadini che abitano le case popolari gestite dalla Regione, come i terremotati sfollati che a Teramo si barcameno tra bollette da capogiro, disservizi e degrado. L’elmetto – continua il suo sproloquio a ruota libera- cara Giorgia Meloni, devono indossarlo tutti i cittadini abruzzesi per difendersi dalle vostre prese in giro. Arrivate addirittura a dire che devono accettare la rinuncia al reddito di cittadinanza perché voi portate ‘infrastrutture di cittadinanza’. Quindi i cittadini che non arrivano a fine mese cosa fanno? Mangiano pezzi di cemento dei cavalcavia e dei viadotti? Ma poi, dove stanno queste infrastrutture?”. Ha ancora la faccia tosta di parlare del reddito di cittadinanza che tante truffe ha causato e i conti dello Stato scassato.
Conte: “Abruzzo succursale di Colle Oppio”
Ripete i compitini: “Avete depotenziato i finanziamenti per la Roma-Pescara e solo adesso, in campagna elettorale, annunciate finanziamenti che non basterebbero neanche a finanziare lotto 1 e lotto 2: stiamo parlando allora della Pescara-Chieti… Ma in realtà, ai cittadini abruzzesi non serve l’elmetto, a loro basta la matita. Basta fare dell’Abruzzo una succursale di Colle Oppio. Luciano D’Amico è una persona seria e competente che conosce e ama la sua terra, ha fatto sempre bene in ogni ruolo ricoperto. Ora tocca a voi: l’Abruzzo agli abruzzesi”. Un triste show sui social